Il teatro, l’artigianato, il borgo, il commercio, il turismo, il castello, i suoi musei e tante persone per celebrare i 650 anni dalla morte dell’autore del Decameron
Certaldo, in provincia di Firenze, non è soltanto il luogo dove Giovanni Boccaccio vide la luce e trascorse gli ultimi anni della sua vita: è una mappa viva, letteraria e reale, in cui le parole sembrano ancora echeggiare tra i vicoli medievali. Da questo legame profondo tra l’autore e il suo territorio nasce l’essenza di Mercantia, il festival italiano del Quarto Teatro, che dal 16 al 20 luglio 2025 celebrerà la sua 37ª edizione con un omaggio speciale.
A 650 anni dalla sua scomparsa, il borgo si farà narrazione vivente, trasformandosi in un racconto che prende corpo tra strade, piazze e palcoscenici all’aperto
Il corpo, il borgo, il sogno sono le tre parole chiave che guidano l’edizione del festival di quest’anno, concepito come un attraversamento sensoriale e simbolico. Il corpo è quello degli artisti, che abiteranno ogni angolo del paese: 40 compagnie teatrali e oltre 120 performer italiani e internazionali daranno vita a uno spettacolo diffuso, dove la fisicità dell’arte – danza verticale, acrobatica, giocoleria, clownerie – incontra la pietra antica del borgo. Il borgo è Certaldo, un comune denso di storia e poesia, che per cinque giorni, diventerà un teatro a cielo aperto tra cripte, giardini segreti e terrazze. Infine, il sogno: quello di una comunità temporanea e partecipativa, che si muove tra installazioni, musica, artigianato e spettacoli site specific.
Il cuore del Mercantia 2025 batte nel nome di Giovanni Boccaccio, autore di uno dei testi pionieri della letteratura italiana: il Decameron. Alcune delle sue novelle rivivranno proprio nei luoghi in cui sono ambientate. Frate Cipolla sarà messo in scena tra le vie di Cataldo che lo hanno ispirato. Chichibio e la gru prenderà vita come narrazione visiva, mentre il Giardino dell’Utopia evocherà il rifugio immaginario dei dieci giovani narratori del Decameron, in fuga dalla peste e uniti dal desiderio di raccontare.
Non mancheranno le installazioni d’arte e gli omaggi all’autore: nella casa-museo dell’autore, la Compagnia Cafè Lulè porterà la danza verticale sulla torre di Casa Boccaccio con Leggere, mentre nel Palazzo Pretorio sarà visitabile Folds, mostra personale dell’artista Marica Fasoli ispirata a Il Corbaccio, altra opera del maestro toscano. Dieci delle cento novelle saranno interpretate dal ceramista Eugenio Taccini, che le trasformerà in sculture evocative.
Il legame tra artigianato e teatro – da sempre al centro del festival – sarà reso visibile da artisti e maestri d’arte: lavorazioni dal vivo del legno, della pietra, delle erbe palustri e dell’argilla accompagneranno i visitatori in un percorso sensoriale che attraversa Certaldo Alto e Basso, tra mostre, mercatini, laboratori e performance.
Come ogni anno, Mercantia si chiuderà con una grande parata collettiva: bande musicali, giocolieri, danzatori e acrobati attraverseranno il borgo in un ultimo saluto, tra musica, festa e poesia. «Citando Italo Calvino – commenta Alessandro Gigli, ideatore, inventore e direttore artistico del festival – Mercantia è come il castello dei destini incrociati: un’ipotesi gaia che ci lega e lega tante cose tra loro. Il teatro, l’artigianato, il borgo, il commercio, il turismo, il castello, i suoi musei e tante, tante persone».
In copertina: © Pistolesi