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Reborning clay Faenza

La ceramica protagonista da nord a sud

Si tiene il 17 e 18 maggio l’edizione 2025 della festa diffusa che coinvolge 58 comuni con mostre, laboratori e visite guidate in fornaci, atelier e botteghe d’arte


Una festa diffusa che coinvolge 58 comuni dal Nord al Sud per celebrare uno dei materiali più tradizionali e iconici del made in Italy: la ceramica. Si tiene il 17 e 18 maggio l’edizione 2025 di Buongiorno ceramica!  organizzata dall’Aicc (Associazione italiana città della ceramica). Cinqucento gli eventi in calendario fra mostre, installazioni, laboratori, conferenze e visite guidate in fornaci, atelier e botteghe d’arte e ci saranno anche tutta una serie di performance all’insegna della “contaminazione”, fra spettacoli teatrali e di danza, musica e cinema nonché appuntamenti enogastronomici.  E quest’anno è attesa anche la partecipazione di alcune città della ceramica europee, tra cui Kunštát in Repubblica Ceca e Caldas da Rainha in Portogallo. «Un’occasione imperdibile per riscoprire e valorizzare un patrimonio artistico che ci appartiene e che merita di essere celebrato e condiviso», evidenzia la neo direttrice dell’Aicc Nadia Carboni.

È l’Emilia-Romagna la regione che guida la classifica nazionale– a fare la parte del leone i distretti di Sassuolo e Faenza – con circa l’80% della produzione. A proposito di Faenza al Museo Carlo Zauli è nato “Terra che rinasce. Reborning Clay”, progetto promosso nell’ambito del Pnrr e ideato in collaborazione con la Strada europea della ceramica. Il museo è stato danneggiato dall’alluvione del maggio 2023: si sono disciolte all’interno dello storico magazzino del museo tonnellate di argilla e ossido di ferro e insieme all’argilla del fiume Lamone esondato hanno dato luogo ad un nuovo impasto. Nel 2024 il Museo Carlo Zauli ha lanciato un open call rivolta a giovani artisti e ceramisti under 40 che risiedono nelle città appartenenti alla Strada europea della ceramica, per una residenza d’artista all’interno degli spazi museali per creare nuove opere. Tre gli artisti vincitori: Auréline Caltagirone (Francia), Myrto Patramani (Grecia) e l’Italia sul podio con Elio Secondo (Alessia Marchese).

Quasi tutte le regioni italiane vantano “luoghi” della ceramica, Puglia e Sicilia le più rappresentative del Sud. Grottaglie – capitale della ceramica pugliese– vanta lo storico concorso “Mediterraneo” dedicato alla ceramica contemporanea, tenuto a battesimo nel 1971, considerato punto di riferimento per artisti provenienti da tutto il mondo. La rassegna è in programma dal 12 luglio al 12 ottobre al Castello Episcopio e l’opera vincitrice diventa patrimonio del Comune di Grottaglie andando ad arricchire la sezione contemporanea del Museo della ceramica locale.  E l’edizione 2025 ospiterà anche la mostra personale dell’artista ucraina Lelizaveta Portnova e Zheng Ying, artista cinese operativa a Londra in chiave di scambio interculturale e riflessione creativa.

La città sarda di Oristano si prepara a dare vita all’Ecomuseo della ceramica che sarà ospitato nell’edificio di via Solferino all’ingresso del Parco Brigata Sassari. Già approvata la delibera di giunta. «Oristano dà un nuovo contributo alla valorizzazione della ceramica con questa nuova idea e uno spazio dedicato per valorizzare l’antica arte dei congiolargius, i figoli oristanesi, e le performance di nuove e nuovi ceramisti», spiega il sindaco Massimiliano Sanna. Un progetto che nasce anche con l’obiettivo di rafforzare l’offerta turistica oltre che di valorizzare le tradizioni e gli antichi saperi e che scommette sulle produzioni locali sostenibili e a basso impatto ambientale.

La ceramica sarà protagonista anche di tutta una serie di mostre. Fino al 2 giugno la Galleria Sottana dell’Oratorio di San Filippo Neri a Torino ospita “Forma e Colore. Da Picasso e Warhol, la ceramica dei grandi Maestri” un’esposizione che raccoglie circa 100 opere in ceramica realizzate da alcuni dei più celebri artisti del Novecento e contemporanei e che attraversa materiali come la terracotta e la porcellana. Fra i grandi nomi in mostra Salvador Dalí, Marc Chagall, Marina Abramović, Keith Haring fino a Maurizio Cattelan.

Alle Gallerie d’Italia di Vicenza Intesa Sanpaolo promuove la mostra “Ceramiche e nuvole. Cosa le antiche ceramiche greche raccontano di noi” curata da Francesco Poroli per Associazione Illustri e con il patrocinio del Comune veneto. In dialogo il mondo delle ceramiche con quello dei fumetti. Fino al 22 marzo del prossimo anno saranno esposte quattro opere selezionate dalla collezione di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa Sanpaolo, a confronto con quattro personaggi della mitologia in altrettanti percorsi: “Elena o delle donne”, “Dioniso o della diversità”, “Aiace o dei conflitti, “Eros o del desiderio”. In chiusura dell’esposizione una selezione fotografica della celebre Hydria (kalpis) attribuita al Pittore di Leningrado in collezione Intesa Sanpaolo e un video animato, realizzato dai giovani talenti Lunastorta e Walter Dessì.

A Milano il Museo delle arti decorative al Castello Sforzesco dedica una nostra all’arte ceramico-scultorea di Giuseppe Spagnulo. L’esposizione “Di terra e di fuoco. Sculture di Giuseppe Spagnulo” – visitabile fino al 14 settembre – è promossa dalla Fondazione Pino Pascali e nasce dalla collaborazione tra il Comune di Milano e la Regione Puglia – l’artista è originario di Grottaglie e Milano è stata la sua città d’adozione. La mostra accosta dodici opere in terracotta dell’artista alle maioliche a lustro di Arturo Martini e Pietro Melandri, maestri che hanno segnato il rinnovamento della ceramica del XX secolo.

In copertina: © Reborning clay Faenza

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