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Milano drawing week, tra antico e moderno il disegno va in scena

Un itinerario in città. Dal 19 al 27 novembre la seconda edizione organizzata dalla collezione Ramo


Non c’è artista che non si sia servito del disegno per analizzare, comprendere, ideare, abbozzare un’idea. Uno dei più grandi per eccellenza, Leonardo da Vinci, è anche uno dei maggiori maestri di questa tecnica. Eppure, la pittura e la scultura sono da sempre considerati da tutti e da tutte, le regine dell’arte. “Il disegno è l’onestà dell’arte”, non vi è alcuna possibilità di barare. Lo diceva Salvador Dalí.

L’autenticità del disegno è al centro della seconda edizione di Milano drawing week, dal 19 al 27 novembre un percorso in dodici tappe attraverso la città dedicato al disegno, tra artisti contemporanei e maestri del XX secolo. Organizzata dalla Collezione Ramo, con la collaborazione di Ace società di progettazione e laboratorio permanente di ricerca e sviluppo, la rassegna presenta per nove giorni il dialogo tra moderno e contemporaneo e passa attraverso le opere su carta.

«Il disegno è speciale, un grande peccato che il mercato spesso se ne dimentichi», spiega la curatrice Irina Zucca Alessandrelli. «Questa è un’occasione per dare a questa pratica artistica l’importanza che merita e l’attenzione che ancora non le è stata attribuita. Il disegno favorisce il pensiero come nient’altro, perché mentre si disegna si scopre e mentre si guarda il segno, si ritrova l’idea originaria dell’artista nella sua originalità». L’appuntamento, patrocinato dell’assessorato alla Cultura del Comune di Milano, coinvolge l’intera città in un affondo mirato sul disegno e prende forma in una costellazione di mostre diffuse sul territorio milanese. Per l’occasione, la Collezione Ramo mette a disposizione di un circuito di gallerie e istituzioni milanesi una selezione di opere su carta di artisti italiani del XX secolo.


L’invito, rivolto ad un artista per spazio, è quello di individuare un’opera della collezione e porla in dialogo con la propria ricerca.


«Il disegno è molto godibile – racconta la curatrice – divertentissimo, qualsiasi tecnica su carta ha una forza incredibile che supera, a volte, quella della pittura. La nostra mission è creare una “cultura del disegno”. Oggi manca anche nei percorsi scolastici l’educazione al disegno, tutto è cambiato dagli anni ’80 del secolo scorso ad oggi. Una grave lacuna che ha portato a sottovalutare questa pratica nell’arte, senza dare il giusto peso a questo percorso. La bellezza per chi verrà ad esplorare le mostre sono gli abbinamenti venuti fuori una volta innescate le relazioni tra arte storica e contemporanea. Gli esempi più belli con gli stranieri».

Si rinnova anche quest’anno la prestigiosa collaborazione con il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, che permette di creare un ulteriore confronto con il disegno antico. Il percorso della Milano Drawing Week 2022 comprende il Castello Sforzesco di Milano, Castiglioni, Ciaccia Levi, Clima Gallery, Galleria Zero, Gió Marconi, Gregor Staiger, Kaufmann Repetto, Loom Gallery, Martina Simeti, OPR Gallery e Renata Fabbri.

Milano Drawing Week presenta le opere degli artisti contemporanei Stefano de Paolis, Zoe Williams, Vijay Masharani, Carlo e Fabio Ingrassia, Dasha Shishkin, Monster Chetwynd, Lily van der Stokker, Ignacio Uriarte, Alek O., Marta Roberti e Carlo Cossignani in dialogo con quelle dei grandi maestri del secolo scorso Fabio Mauri, Carol Rama, Lucio Fontana, Medardo Rosso, Mino Maccari, Massimo Campigli, Vincenzo Agnetti, Irma Blank, Giacomo Balla, Sandro Chia, Mario Radice e Adolfo Wildt.

A partire dal primo ‘900, la Collezione Ramo segue le tracce su carta dei maggiori rappresentanti dei movimenti artistici italiani e dei grandi talenti fuori dal coro. L’intento è di documentare con lavori su carta, non solo disegni, quindi, ma works on paper (acquerelli, collages, gouaches, pastelli) la ricchezza di questa pratica artistica dal secolo scorso al contemporaneo.
La Collezione Ramo ha fatto la sua prima apparizione al pubblico nel novembre 2018 presso il Museo del Novecento di Milano con la mostra “Chi ha paura del disegno?” che, nell’aprile 2019, ha viaggiato fino alla Estorick Collection di Londra con il titolo “Who’s Afraid of Drawing?”.

In copertina © Uriarte

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