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Alla scoperta dei giardini nascosti di Verona

Il 25 e 26 maggio torna la manifestazione dedicata alle aree verdi. Percorsi e attività culturali nei quartieri di Veronetta e Valdonega


Al via sabato 25 e domenica 26 maggio la quinta edizione di Giardini aperti a Veronetta. Organizzata dall’associazione Giardini Aperti Verona, quest’anno permetterà di scoprire 27 aree verdi e spazi urbani dei quartieri di Veronetta e Valdonega, alcuni dei quali per la prima volta visibili al pubblico.

Una manifestazione, realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale, che non vuole soltanto far conoscere nuove aree ai visitatori, ma che desidera soprattutto sensibilizzare i cittadini sul tema degli spazi verdi e sull’importanza che hanno all’interno delle città per la salute e il benessere di chi le abita.

E grazie a Giardini aperti, negli ultimi anni sono stati ben 60 le aree verdi aperte all’interno del quartiere e nelle zone vicine, che coinvolgono, oltre che parchi pubblici, anche giardini privati e abbandonati e orti di conventi. I siti vengono individuati attraverso una lunga valutazione, anche grazie alle segnalazioni da parte dei cittadini su quelli che reputano più interessante. Per il 2024, verranno riaperti al pubblico gli storici giardino Giusti e villa Francescatti, il parco Visconteo sconosciuto a molti, le serre comunali e di nuovo il parco delle Colombare.


Il quartiere Valdonega, novità di quest’anno, è stato scelto perché ricco di verde e per la presenza di numerose case in stile liberty.


Si sviluppa in forma allungata e stretta fuori dalle mura verso la collina, ed è percorso da strade in pendenza che collegano i vari forti austriaci che dominano le torricelle.

Se lo scorso anno sono stati registrati più di 3.600 visitatori, l’80% in più rispetto all’edizione precedente, questa volta la proposta si arricchisce di appuntamenti culturali, consultabili tramite i canali della manifestazione. Ogni visitatore potrà scegliere da dove far partire la propria visita, creando un itinerario personalizzato. Molti i percorsi, praticabili in bicicletta o a piedi, in un tentativo di favorire la mobilità dolce e gli spostamenti eco-sostenibili.

Cento i custodi volontari per l’accesso ai giardini, che si occuperanno anche di fornire informazioni e notizie. Più della metà di loro sono coinvolti in percorsi Ptco (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) e provengono dalle scuole secondarie della città. L’evento sarà documentato da dieci photo-reporter.

In copertina: Giardini Aperti Verona ©Bruno Zavattiero

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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