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Il Capodanno cinese nelle capitali italiane del Dragone, a cominciare da Prato

Nella città toscana, ma anche a Milano e Roma, diverse iniziative per celebrare la “festa di primavera” del 10 febbraio


Il 2024 è l’anno del Drago di legno che per tradizione simboleggia la forza, la salute, l’armonia, la fortuna e la fertilità. Il 10 febbraio è la data del capodanno cinese, la festa di primavera, e le principali città italiane si preparano a festeggiare la ricorrenza con una serie di iniziative che come di consueto nella cultura cinese andranno avanti per 15 giorni. Dalla danza del leone alla festa delle lanterne, dalle sfilate alle degustazioni, è ricco il calendario degli eventi. E sono Prato – il comune toscano che vanta la più numerosa comunità cinese nel nostro Paese – Roma e Milano le città che hanno vantano le manifestazioni più corpose.

Stando ai dati Istat sono oltre 307mila i cinesi residenti in Italia, il 6% dei 5,1 milioni dei cittadini stranieri. E secondo le stime dell’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo il 2024 vedrà un ritorno dei turisti cinesi nel nostro Paese ai livelli del 2019, ovvero quelli pre-pandemia quando l’Italia era la prima destinazione in Europa con oltre 3 milioni di presenze.


Fra il 5 e l’11 febbraio – in concomitanza, dunque, con lo scoccare del capodanno cinese – sono attesi arrivi aeroportuali dalla Cina in aumento del 35,7%, in particolare da Shangai, Guangzhou e Pechino.


Il comune di Prato come ogni anno si prepara a festeggiare in grande e ogni giornata, a partire dal 10 febbraio, come sempre sarà dedicata alla celebrazione di una specifica tradizione con la festa delle lanterne a chiudere la quindicina. Le lanterne vengono fatte volare in cielo e le candele alle finestre delle case aiutano a guidare gli “spiriti” benauguranti. Durante i 15 giorni non bisogna tagliarsi i capelli – così vuole la tradizione – e sono bandite le grandi pulizie per non “spazzare” via la buona sorte. Ci si scambiano invece buste rosse con regali, possibilmente in denaro e si indossano vestiti rossi. Il rosso è il colore portafortuna. Il 9 febbraio iniziano le celebrazioni con il suono della campana al tempio buddista Pu Hua in concomitanza con la mezzanotte di Pechino, il 17 c’è la sfilata del dragone nell’area industriale e il 18 quella del grande corteo nel centro urbano e nel centro storico di Prato.

Anche a Milano festeggiamenti al via al 9 febbraio Milano. Quest’anno, la celebrazione avrà luogo ai piedi dell’Arco della Pace raggiungendo Via Paolo Sarpi, il cuore della Chinatown meneghina, e la principale sarà il 10 febbraio, con parate, costumi tradizionali, draghi e lanterne che animeranno Piazza Sempione dalle 14 in poi.

Arte, tradizioni, spettacoli e cucina gli ingredienti del capodanno cinese a Roma che vedrà protagonista come da tradizione principalmente Piazza Vittorio Emanuele II, in particolare nella giornata del 17 febbraio, dalle 10 alle 22, con esibizioni e mercatino con gazebo dedicati alle prelibatezze culinarie. Sette i piatti tipici portafortuna della cucina cinese: il pesce, simbolo di prosperità; i ravioli, gli involtini primavera e la frutta – in particolare mandarino, arancia e pompelmo – per la ricchezza; la torta di riso glutinoso per aumenti e promozioni in vista; le palline di riso dolci che rappresentano l’unione familiare; gli spaghetti per felicità e longevità.  Il 18 febbraio alle 11:30 in Piazza San Giovanni la parata di draghi e danze del leone.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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