Search for content, post, videos

Memoria e contemporaneità si incontrano a Monza presso Il Circolino 

Atmosfere dei primi del ‘900 per il locale i cui interni sono stati curati dai designer di Cierreesse 


Il Circolino Caffè, Monza. Progetto di interni: Cierreesse. (Foto: Jacopo Salvi)

Per chi ama l’atmosfera dei primi decenni del Novecento, magari declinata secondo tendenze e approcci attuali, nel cuore di Monza ha aperto i battenti Il Circolino, un luogo nel quale è possibile vivere un’esperienza che punta sul dialogo fra memoria e contemporaneità. Nell’architettura, nel design e nel cibo. Il format del locale interpreta lo spirito di partecipazione dei primi circoli culturali nati all’inizio del secolo scorso, ospitando sotto lo stesso tetto un caffè/bistrot, un ristorante gastronomico e un cocktail bar. Un vero e proprio “Club del Gusto”, come viene definito dai proprietari, nel quale la cucina porta la firma dello chef stellato Claudio Sadler. Il progetto è di tre imprenditori brianzoli – Mario e Stefano Colombo, padre e figlio, e Federico Grasso – che hanno deciso di unire le forze per riportare in auge un luogo storico della città rimasto per anni inutilizzato, creando le premesse per una ristorazione sensibile al rapporto con il territorio.

«L’idea nasce qualche anno fa durante un pranzo con il mio amico e socio Federico Grasso – racconta il trentenne Stefano Colombo, studi economici alle spalle ed esperienze lavorative in Italia e all’estero nel settore marketing e comunicazione –. La mia famiglia e io siamo molto appassionati di cucina. Insieme abbiamo cominciato a pensare a un progetto di ristorazione moderno e poliedrico». E così hanno coinvolto non solo Sadler come executive chef, ma anche una serie di figure altamente qualificate, fra le quali il resident chef Lorenzo Sacchi, con esperienza nel mondo dell’alta gastronomia in Italia e all’estero, in particolar modo in Spagna.

«Al Circolino proponiamo una cucina centrata sulla stagionalità delle materie prime, valorizzandole e senza mai snaturarle – spiega Sacchi a proposito della filosofia di cucina –. Al ristorante come al bistrot, la nostra cucina è legata al territorio, strizzando sempre l’occhio a culture, influenze, ricette, tecniche e ingredienti mirati a far sì che i nostri piatti parlino tutte le lingue del mondo. Data la stretta collaborazione con lo chef Claudio Sadler, il ristorante gastronomico propone piatti e materie prime della tradizione lombarda con un leggero guizzo innovativo». 

Dalla prima colazione al dopocena, passando per pranzo, snack del pomeriggio, aperitivo e cena, il locale adatta la propria offerta ai diversi momenti della giornata.

Il nostro concept prevede di avere un punto di riferimento aperto tutto il giorno, in cui il filo conduttore è la ricerca della qualità per una comunità di persone che condivide il piacere del gusto e della convivialità.

Stefano Colombo

E così Il Circolino Caffè inizia la mattina con la prima colazione proponendo dolci artigianali come la rivisitazione della Babka polacca o il Pain au chocolat. Fra le farce c’è la crema di torta paesana, anche conosciuta come Michelacc (dal dialetto mica e lacc, cioè pane e latte), pensata per omaggiare il dolce brianzolo nato da una ricetta di recupero.

Al Circolino Caffè si può anche pranzare e cenare con un menu che porta in tavola pietanze ora legate al territorio ora frutto di contaminazioni internazionali come le tapas spagnole, il Carpaccio di “presa ibérica”, mela verde, olive kalamata e chimichurri di pomodoro, i sandwich che riprendono i grandi classici della cultura street food con farciture insolite, come l’Hot dog di Luganega di Monza, maionese di kimchy, ketchup affumicato e cotenna soffiata e il Maritozzo con coda di bue, mango, arachidi e coriandolo. Sempre nello stesso contesto si può consumare il brunch domenicale.

Il Circolino by Sadler, Monza. Progetto di interni: Cierreesse. (Foto: Jacopo Salvi)

Il Circolino by Sadler è il ristorante gastronomico in cui i cavalli di battaglia di Claudio Sadler e i grandi classici milanesi strizzano l’occhio a influenze dal mondo. Tra gli antipasti c’è il Patè in crosta, mela al forno e verdure in agrodolce, fra i primi ci sono i Ravioli di baccalà mantecato, curry rosso, cozze e peperone crusco, mentre fra i secondi è ottima la Rana pescatrice, cannellone di gambero e verza, burro bianco. Immancabile poi la Costoletta alla milanese, patata, crema di limone e lattuga alla brace 

La vita de Il Circolino Cocktail inizia nel tardo pomeriggio quando Filippo Sisti propone una serie di aperitivi che puntano a differenziarsi dall’ordinario con accostamenti insoliti. Tra questi, il Sexy Knees, con gin, barbabietola affumicata, melissa, liquore di fragole speziate, e il Meneghino, in omaggio alla città dell’aperitivo, con Bitter Rouge bianco, vermouth bianco, cordiale di arancia e zafferano, prosecco allo zenzero, sorbetto al Campari.  

Gli interni de Il Circolino sono stati curati dai designer di Cierreesse, che raccontano: «Come i piatti si ispirano alle ricette del territorio e le reinterpretano in chiave moderna così anche il design riprende la struttura storica del posto riportandola in un contesto contemporaneo.»

Il caffè / bistrot è popolato da divani, sedie e sgabelli rivestiti con tessuti che spaziano dal velluto al damascato e alternano le tonalità del verde, bordeaux e indaco su stampe in tinta unita o a righe. Il bancone del cocktail bar è rivestito da un pannello ondulato in laminato bordeaux sul quale poggia il piano effetto marmo nero. Alle sue spalle si trova scaffalatura a ripiani in metallo e ottone con una superficie dorata ondulata sullo sfondo. Nel ristorante gastronomico le colonne in pietra con capitello corinzio e le arcate in muratura, recuperate dalla struttura preesistente, fanno da cornice alla cucina a vista con le sue mattonelle nere, bianche e grigie. I tavoli con piani in gres e bordi in legno sono circondati da sedie in velluto con schienale avvolgente, che, come nel caffè, utilizzano colori e texture diverse: dall’oro all’azzurro, dalle righe alla scacchiera. Al centro della sala si trova lo chef table, un tavolo rotondo color indaco che riflette la luce delle lampade a sospensione dal design contemporaneo.
«L’obiettivo principale è quello di creare un brand forte e credibile, basato sulla ricerca della qualità scendere a compromessi – conclude Stefano Colombo a proposito del modello di business –. Stiamo investendo in questo progetto forti delle professionalità di altissimo profilo che siamo riusciti a coinvolgere. E siamo convinti che questo percorso ci possa portare, oltre che alla sostenibilità economica, anche alla creazione di valore attraverso il lavoro che stiamo svolgendo sul brand». 

In copertina: Il Circolino Caffè, Monza. Progetto di interni: Cierreesse. (Foto: Jacopo Salvi)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Accedendo a questo sito, chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi