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Orvieto, la prima città italiana nel Metaverso

Tante le opportunità offerte: dal fornire servizi ai cittadini alle attrazioni per i turisti


Il Metaverso a servizio delle città. Per fornire servizi ai cittadini, ma anche per attrarre turisti. È questa una delle sfide su cui hanno deciso di puntare diverse amministrazioni a livello mondiale a partire dalle metropoli: da Seoul – che addirittura lavora a una Metacity – a Shanghai, dalla californiana Santa Monica all’isola Tuvalu nell’oceano Pacifico. E hanno investito in digital twin – i gemelli digitali urbani antesignani del Metaverso – le città statunitensi Boston, Orlando, Las Vegas e Phoenix.

«Sebbene sia ancora agli inizi, il Metaverso sta rapidamente diventando parte della nostra vita fisica e digitale, e i leader delle città dovrebbero anticiparne l’arrivo. Una forte leadership civica implica di soddisfare le esigenze della comunità, e le città che scelgono di investire nel Metaverso saranno quelle che potranno beneficiare di una maggiore condivisione delle informazioni, di servizi pubblici più accessibili e di una nuova economia virtuale», si legge nel paper “Cities and the Metaverse” della National League of Cities, associazione che rappresenta città, paesi e villaggi americani per oltre 200 milioni di abitanti e che conduce progetti di ricerca e analisi al fine di favorire l’innovazione urbana.

Anche in Italia iniziano a farsi strada iniziative interessanti. Il primo Comune a sbarcare nel Metaverso è Orvieto grazie alla lungimiranza della sindaca Roberta Tardani. «Non solo una città bellissima, ma anche una realtà all’avanguardia nell’utilizzo delle nuove tecnologie ai fini della promozione turistica», ha spiegato la sindaca in occasione dell’annuncio del progetto portato avanti grazie ad una partnership pubblico-privato. Engineering, la società tecnologica che ha progettato l’ecosistema in cui è possibile fruire di servizi pubblici, esplorare beni culturali e artistici e contenuti informativi attraverso visori 3D, ma anche attraverso qr code e una web app. Sarà possibile sorvolare la città dall’alto, atterrare in piazza Duomo, accedere a stanze virtuali per interagire con oggetti, ottenere informazioni su mostre e musei, ma anche su prodotti tipici locali. Alla fine del tour attraverso un gioco interattivo si potrà richiedere la carta d’Identità del Comune di Orvieto in tecnologia Nft e diventare cittadini (virtuali) della Meta-Orvieto.

Orvieto Metaverso

Porta la firma di un’azienda italiana – la startup DWorld fondata e guidata dalla ventenne Manila Di Giovanni, la più giovane technopreneur italiana, che si è aggiudicata un posto nella classifica “Forbes 30 Under 30” – il progetto per il debutto nel Metaverso del Principato di Monaco che punta a dare vita ad una vera e propria economia parallela attraverso il coinvolgimento di enti pubblici e imprese che già possono riservarsi uno spazio all’interno del Principato per poi proporre servizi e attività ai visitatori – facendo leva su tecnologie quali Nft e blockchain – ai quali saranno aperte le porte a partire dal 2023. Anche questa iniziativa è stata pensata con l’obiettivo di far conoscere il Principato all’estero e attrarre turisti (non solo virtuali ovviamente). Ma si potranno anche fare acquisiti a distanza, partecipare ad eventi, iscriversi a palestre e corsi, facendo girare l’economia reale. Nell’evidenziare che il progetto del Principato è stato ideato ben prima del debutto mediatico del Metaverso di Facebook, De Giovanni annuncia che sono già stati completati i tre quartieri principali della città, tra Monaco e Montecarlo, con i principali punti di interesse nonché Mareterra, il nuovo polo residenziale che sarà pronto nel 2026 e già accessibile nella versione “virtuale” per visitare gli appartamenti prima ancora che vengano costruiti.

A firma di un’altra azienda italiana, la Coderblock fondata da Danilo Costa, il progetto di una “land area” virtuale in cui ci si può costruire la propria casa e dove le aziende potranno inaugurare sedi e uffici nonché affittare padiglioni per fiere ed eventi, avviare e gestire attività di formazione. Già disponibile una Land Map in cui è possibile visualizzare la localizzazione dei primi 1.500 terreni disponibili che saranno presto acquistabili – il primo lotto di terreno è stato assegnato a uno dei beta-tester della community.

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