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Tappa a San Candido, farm-to-table e sostenibilità nell’accoglienza

Atto Suites & Cuisine: quando la cucina sposa il mondo alpino a quello mediterraneo


Se siete in cerca di un posto intimo e raccolto dove trascorre Capodanno, magari circondati dal candore della neve, Atto Suites & Cuisine a San Candido è certamente un luogo da esplorare sia per la proposta enogastronomica sia per la sua architettura. Potrete anche decidere di fermarvi a dormire per la notte, visto che Atto è dotato di sette incantevoli appartamenti, oltre che del ristorante. Per chi ama il design, oltre che i piatti gourmet, l’esperienza sarà completa. A volere questo piccolo scrigno di benessere e bontà culinarie è stato il giovane imprenditore Stephan Mühlmann, già proprietario del Leitlhof, struttura ricettiva ben più grande e immersa nella natura che della sostenibilità e dell’attenzione al territorio fa il suo fiore all’occhiello. Con Atto Suites & Cuisine il proprietario ha deciso di proporre un modello di ospitalità alternativo, dando vita a un’intima guest-house insediata nel cuore del tessuto urbano, una “casa lontano da casa” con un carattere aperto e pubblico. Realizzata da Pedevilla Architects, Atto Suites & Cuisine si trova nel cuore del piccolo e delizioso paese delle Dolomiti a quasi 1.200 metri di altezza sul livello del mare. Il ristorante (aperto anche agli ospiti esterni) e le suite si trovano all’interno di un edificio che nella sagoma fa eco alle costruzioni locali e nelle componenti cromatiche, così come nella composizione delle facciate, introduce elementi di novità.

Il dialogo con il paesaggio è serrato, in tutti gli ambienti, sia interni sia esterni. Lo si evince anche dalla struttura della terrazza al piano terra che, articolata su più livelli, consente di ammirare le montagne a qualsiasi altezza ci si trovi seduti. Minimalista, popolata da tavoli e panche in legno chiaro dal disegno lineare e pulito, quando le temperature lo consentono permette di ampliare il numero dei posti a sedere. Attraversando la terrazza, incorniciata da un’ampia superficie vetrata che sollecita un rapporto osmotico fra interno ed esterno, quindi fra paesaggio e architettura, si accede al ristorante. Qui domina il legno che veste l’intero ambiente definendolo come un guscio caldo e luminoso dall’atmosfera sospesa, quasi rarefatta. Le forme dei tavoli, delle sedie e del bancone sono una rivisitazione in chiave contemporanea degli arredi tradizionali. Minimalismo, essenzialità, purezza sono gli strumenti immateriali attraverso i quali i progettisti sono riusciti ad aggiornare, snellire, fornire un’alternativa ai tipici ristoranti altoatesini.

Legno di abete non trattato e di pino cembro compaiono sia nel ristorante sia nelle suite, i cui ambienti sono accomunati anche dalla presenza di un ornamento romboidale (con forme leggermente arrotondare e smussate) inciso e intagliato sui vari materiali e sulle superfici. Un elemento decorativo che presenta anche risvolti funzionali, in quanto controlla l’illuminazione, la ventilazione e il fonoassorbimento.

La proposta gastronomica punta sulla sperimentazione a partire dalle materie prime del territorio, con una forte impronta alla sostenibilità, alla stagionalità e all’uso di produzioni regionali. La filosofia di cucina sposa il mondo alpino a quello mediterraneo, proponendo un ventaglio di soluzioni intriganti che sollecitano la curiosità di chi è in cerca di sapori inediti. Piatto forte del ristorante è la carne, proveniente dal vicino maso dei proprietari, dove vengono allevati bovini Angus. Stagionata a secco e cucinata alla brace, viene proposta con le verdure che di stagione in stagione popolano l’orto intorno al maso. Con un approccio farm-to-table e diverse materie prime che provengono dalle vicine fattorie, il menu – che cambia continuamente non solo in funzione delle stagioni ma anche della disponibilità dei prodotti più freschi e autentici – prevede anche diverse altre pietanze, ognuna frutto di abbinamenti insoliti e ricercati, sempre a partire da ingredienti di qualità.

Per la notte di San Silvestro ci sarà un menu dedicato. Qualche anticipazione? Si va dal pesce alla carne, dagli scenari gastronomici alpini a quelli mediterranei, proprio come vuole la filosofia di cucina di Atto. Fra le pietanze che verranno servite ci saranno infatti il salmone alla rapa rossa affumicato in casa, salsa di prugne, ribes rosso e il petto di quaglia, mandorle, uva sultanina, croccante di pinoli, e ancora il risotto acquerello mantecato, burro di Normandia, stracciatella di burrata affumicata, carpaccio di gamberi e il filetto di manzo, crema di noci, patate al burro, cavolini di Bruxelles, giusto per citarne alcuni.
Se deciderete di fermarvi qualche giorno in più avrete la possibilità di assaporare altre prelibatezze di Atto, salate e dolci. Fra i piatti di carne, la tartare Black Angus Mühlhof, capperi, olive, bottarga, crostini fatti in casa. Da provare, poi, è anche la picanha Black Angus flambato con whiskey. Per chi preferisce primi e zuppe, non mancano la zucca, amaretti, gorgonzola, topinambur e i ravioli, porcini e ricotta di malga con ristretto di manzo e latte di bufala. Spazio anche al pesce con il salmone in crosta di nocciole e caffè, topinambur, arancia e i tagliolini, salmerino, lime, menta. Fra i dolci? Da non perdere il semifreddo Sacher.

Foto in copertina © Atto Suites & Cuisine, San Candido (Bolzano). Progetto: Pedevilla Architects. (Foto: ©Montamont)

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