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Iceland addicted. Con la fotografia di viaggio, il meglio dell’isola di vulcani e geyser

Tour virtuale alla scoperta dell’Islanda, accompagnati da due operatori turistici dell’agenzia Kel12


Foto di ©Filippo Salvioni

Nella stagione del Covid-19 è impossibile prendere il primo aereo e partire, ma la tecnologia viene in soccorso e via web si può continuare a volare almeno virtualmente, anche guidati da un gruppo di esploratori d’eccellenza. Filippo Salvioni e Amanda Ronzoni, entrambi Iceland Specialist per Kel 12 – operatore turistico partner di National Geographic Expedition – sono stati le guide del webinar promosso dall’agenzia di viaggi, tenutosi il 25 marzo, per un inedito viaggio nella la terra dei vulcani, attraverso una suggestiva galleria di immagini. Storia, cultura e geologia si intrecciano nelle parole e nelle fotografie dei due coordinatori.

«Il primo viaggio in Islanda risale al 2006 – ricorda Amanda Ronzoni, fotogiornalista collaboratrice, tra le altre testate, di NationalGeographic.it e Focus Wild – Accompagnavo un geologo interessato ai fenomeni eruttivi. Non dimenticherò mai la vista della crosta vulcanica dal finestrino dell’aereo: un paesaggio spoglio, direi addirittura respingente. Però c’è stata subito una forte empatia. Oggi mi definisco una Iceland addicted».

L’Islanda è una delle mete preferite dagli amanti del reportage naturalistico, dai cacciatori di aurore boreali e dagli appassionati di scienze della terra. Geyser, cascate e fonti termali si alternano nel paesaggio arido e roccioso.

Foto di ©Filippo Salvioni

«L’ambiente dell’isola è estremo – spiegano i due fotografi – e dominato da forti contrasti cromatici. Le spiagge nere si contrappongono al blu dell’oceano, la terra scura al bianco dei ghiacciai: noi italiani siamo abituati a vederli in alta montagna, mentre qui si trovano a ridosso del mare». La natura incontaminata di questi luoghi emerge nella sua forza persino dallo schermo del laptop, facendo sognare ad occhi aperti.

Gli scatti mostrano le luci dell’aurora e le curve lunghissime disegnate dei fiordi. Le tappe imperdibili? Il Vatnajökull, il ghiacciaio più grande del continente europeo, e la Laguna Blu, una delle sorgenti termali più famose del mondo.

E’ un luogo denso di storia e cultura, distinto da un popolo fiero e tenace, molto legato alle proprie radici

Filippo Salvioni

«Parlando d’Islanda vengono subito in mente gli scenari naturali – si sofferma Filippo Salvioni, fotografo e videomaker che vanta collaborazioni di calibro internazionale come quella con Discovery Channel – ma non c’è solo questo. E’ un luogo denso di storia e cultura, distinto da un popolo fiero e tenace, molto legato alle proprie radici».

Foto di ©Filippo Salvioni

Tra le immagini anche una tipica fattoria in torba, isolata nel verde. «Questa tecnica di costruzione – sottolinea Amanda Ronzoni – è stata riconosciuta patrimonio mondiale dall’Unesco. È il risultato del carattere resiliente tipico degli islandesi: in mancanza di altri materiali, il fango è stato usato per fabbricare mattoni».

Con una popolazione di poco più di 300mila abitanti, l’Islanda è uno dei Paesi meno popolati d’Europa e «le pecore sono più delle persone» dicono sorridendo i due reporter. «Gli animali – continuano – sono lasciati in libertà. In Italia si direbbe allevamento sostenibile, per gli islandesi invece è semplicemente tradizione».

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