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The Owo a Londra: l’ufficio di guerra di Churchill diventa hotel di lusso

Promotore del progetto di “adaptive reuse” l’Hinduja Group. Risultato: 120 camere dell’albergo Raffles e 85 dimore private


A Londra, tra gli edifici rappresentativi lungo la storica Whitehall, il nuovissimo The Owo. Un complesso a pochi passi dal palazzo di Banqueting House e da Horse Guards, nato all’interno del perimetro dell’iconico Old War Office e oggetto di un massiccio intervento di adaptive reuse finalizzato a ospitare al suo interno spazi esclusivi per l’accoglienza accanto a lussuose abitazioni.

Al di là delle facciate esistenti in stile barocco edoardiano, le 120 camere dell’hotel Raffles London insieme a 85 eleganti dimore private. Luoghi per l’abitare gestiti dal medesimo brand, fondato a Singapore nel 1887 e marchio del gruppo Accor, per la prima volta presente nel settore dell’ospitalità d’oltremanica.

Promotore dell’iniziativa l’Hinduja Group, un business internazionale con un turnover multimiliardario, esperto nel rinnovo e ristrutturazione di edifici storici. In data 2014 l’annuncio da parte del Ministero della difesa britannico (Mod-Ministry of Defence) della vendita di Old War Office al gruppo indiano, a cui cedeva le chiavi nel 2016 in cambio di 350 milioni di sterline: Raffles fu nominato operatore dell’hotel nel 2018.

Ampi la scala e lo sviluppo dell’ex edificio governativo, finora inaccessibile al pubblico per la particolarità degli usi militari interni e caratterizzato da solidi prospetti in Portland stone, per i quali si impiegarono 26mila tonnellate della pietra, privi di molteplici punti d’accesso per ragioni di sicurezza interna. Firmato dall’architetto scozzese William Young, fu realizzato tra il 1899 e il 1906 e ricordato per la presenza di oltre 1000 stanze insieme a corridoi estesi su una lunghezza di oltre 2,5 miglia. Ambiti, quest’ultimi, spesso impreziositi da finiture in ricercate pavimentazioni in terrazzo e in mosaici Romani.

Denominato con il titolo The War Office dal 1906 al 1964, rappresentò un focale punto amministrativo per la British Army, accogliendo figure celebri quali Sir Winston Churchill, e fu dimora di segretari di stato importanti quali Lord Haldane, Lord Kitchener, David Lloyd-George e John Profumo. Nel 1964 gran parte delle funzioni del ministero della Difesa furono trasferite nella nuova sede di Mod in Horse Guards Avenue e The War Office fu così rinominato The Old War Office.


Completato dopo un cantiere di otto anni, The Owo aprirà al pubblico il 29 settembre.


Un ampio fabbricato con pianta a forma di trapezio e due corti interne, disegnato per accogliere gli usi del vecchio edificio: ambiti amministrativi per impiegati statali con una precisa gerarchia di grandi sale per gli uffici, l’accoglienza e la circolazione lungo i fronti sud (Horse Guards Avenue) e ovest (Whitehall), e spazi per il dirigenti di stato a nord.

Importanti le variazioni di usi e sviluppi del complesso dal passato al presente. Uno stabile diffuso originariamente su una superficie di circa 40mila mq e cique piani fuori terra, attualmente allargato su’un area di 76mila mq su 14 livelli. Cinque i nuovi comparti interrati, disegnati per ricevere una spettacolare sala da ballo a doppia altezza per 600 ospiti, piscina e centro benessere insieme a parcheggi sotterranei, servizi e vani tecnici. Accessibile ai fruitori dell’hotel e delle residenze è la Guerlain Spa, riconosciuta come una delle più grandi della capitale grazie al suo sviluppo su oltre 2.500 mq e affiancata  dal Pillar Wellbeing di Harry Jameson: un ambito privilegiato per lo sport e la salute con focus su movimento, nutrizione e recupero grazie a un team di esperti e programmi personalizzati.

Più contenuto il recupero dei livelli esterni dove si è ricostruito il quinto piano esistente e aggiunti due nuovi, al fine di creare il setting per punti di ristorazione in copertura e residenze nell’ala est del complesso. Introdotte come le prime “serviced-residences” di Raffles nel Regno Unito e in Europa, le abitazioni sono qualificate da un alto livello di privacy e intimità pur usufruendo di tutte le funzioni offerte da The Owo. Unicità anche nelle soluzioni di design per i molteplici appartamenti, adattatati alla specificità della costruzione dell’esistente e suddivise in proprietà che variano dalla piccola scala dei monolocali fino ai più ampi alloggi con cinque stanze. Iper esclusivi gli usi abitativi allestiti all’interno di due torrette del complesso con viste spettacolari verso l’intorno.

Infinito il numero di consulenti, professionisti e autorità coinvolte nelle molteplici fasi di progettazione della grande opera. Epr Architects i professionisti cui si lega l’implementazione del masterplan, 1508 London i creatori degli interni delle dimore e il newyorkese Thierry Despont l’autore dell’interior design dell’hotel.

Qui, un approccio verso la scelta di soluzioni raffinate, lussuose ed estremamente eleganti guidate dal recupero dei dettagli e delle finiture dello storico fabbricato. Spettacolare il volume della grande scalinata, con componenti strutturali in Painswick stone, balaustra in alabastro e gradonate in marmo Piastraccia, enfatizzato dal grande chandelier al centro. Ricercati gli interni delle 120 camere dell’albergo a cinque stelle tra cui vi sono 39 suite.

Significative le “Heritage Suites” allestite all’interno di quelle che un tempo furono i prestigiosi uffici di politici influenti e leader militari quali Churchill, David Lloyd George e Sir Richard Haldane.

E l’esclusività dell’hotel si rafforza anche nell’offerta di bar e punti per la ristorazione, dove trovano posto tre ristoranti del celebre cuoco argentino Mauro Colagreco, noto per il suo stellato Mirazur in Costa Azzurra.

Mauro Colagreco ©Hinduja Group

Nomi italiani per esperienze culinarie a The Owo, dove oltre i confini dell’hotel troveremo il debutto dei ristoranti milanesi La Langousteria e Paper Moon.  Nello spazio della corte interna il nuovo padiglione contemporaneo realizzato per accogliere le prelibatezze del francese Café Lapérouse.

 «È un piacere annunciare la tanto attesa inaugurazione di The Owo. Quando arrivammo a Whitehall, il team fu colpito dalla scala e bellezza di questo edificio maestoso. Non si è lesinato per riportarlo alla sua gloria passata e nel rendere omaggio alla sua eredità, benché sia stato fatto insufflando nuova vita al suo interno. Insieme a Raffles London a The Owo, speriamo di dar vita a una eredità che sia eterna e non sorpassata», dice Sanjay Hinduja di Hinduja Group.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

In copertina: The Owo © Hinduja Group

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