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Hotel Insights, dall’Italia decolla la piattaforma Google per il rilancio dell’hotellerie

Digitalizzazione e formazione, per fare sistema e scommettere sul sistema-Paese, con gli operatori economici


Una banca dati open, per un nuovo corso dell’hospitality. Una sinergia digitale per mettere a sistema esperienze e know how. Un’assistente smart a supporto degli imprenditori del comparto turistico, messo in ginocchio dalla pandemia. Nonostante i drammatici cali delle presenze nelle strutture alberghiere nostrane nell’anno appena trascorso – più che dimezzate rispetto al 2019 –, c’è un dato che secondo l’Osservatorio innovazione digitale del turismo del Politecnico di Milano resiste alla crisi e registra un trend positivo: un sempre maggiore accesso al web per prenotare le proprie vacanze. Allo stesso modo cresce l’interesse da parte delle strutture per rendere l’esperienza dei propri clienti sempre più digitale, e per capire le loro esigenze.
Proprio nei giorni scorsi Google ha annunciato l’arrivo in Italia della sua piattaforma Hotel Insights, uno strumento digitale che permette alle strutture ricettive di analizzare l’evoluzione della domanda – profondamente mutata a causa dell’emergenza sanitaria in corso – e di intercettare nuovi clienti, in base alle ricerche effettuate sul web. “Fatti trovare pronto quando nuovi turisti ti cercheranno e scopri informazioni utili sui viaggiatori che cercheranno una sistemazione nella tua zona; ricevi suggerimenti, assistenza e strumenti per mettere in risalto la tua attività online”, si legge nella homepage del sito.

Un’iniziativa che si inserisce nel più ampio programma “Italia in Digitale” – piano di Google per aiutare gli imprenditori italiani a muoversi con più sicurezza sul web e a cogliere le opportunità del digitale – e che mira a sostenere il turismo nel nostro Paese, promossa da Mibact, Enit e Unwto – l’Organizzazione Mondiale del Turismo, e realizzata insieme con le principali associazioni alberghiere: Confindustria Alberghi, Federalberghi e Federturismo Confindustria.


Gli operatori interessati avranno così la possibilità di attingere a informazioni sempre più complete, monitorando le proprie performance anche alla luce delle risposte che l’intero mercato turistico ha ottenuto nei mesi estivi, con l’allentamento delle restrizioni, e che otterrà in futuro, una volta che sarà di nuovo possibile viaggiare


«La pandemia, con i forti cambiamenti che ha prodotto, ha accresciuto la necessità da parte degli operatori del turismo di rimanere costantemente aggiornati sulle esigenze e comportamenti della domanda e dei competitor – ha detto Eleonora Lorenzini, direttrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano – ecco che allora diventano fondamentali tutti quegli strumenti che permettono l’accesso alle informazioni e stimolano i gestori delle strutture ricettive e dotarsi di competenze per un utilizzo sempre più costante e strategico dei dati».

Insieme a Hotel Insights, verrà reso disponibile per i professionisti del settore un programma di formazione dedicato, per permettere anche agli albergatori di acquisire nuove competenze digitali e comprendere le opportunità connesse a questo canale di comunicazione. «Siamo felici di presentare Hotel Insights proprio qui in Italia, scelta come primo paese al mondo per il lancio locale dopo il grande lavoro svolto dal team italiano per fornire al settore strumenti, risorse e progetti di formazione digitale specifici, per farsi trovare pronti quando si potrà di nuovo tornare a viaggiare» ha dichiarato Fabio Vaccarono, vicepresidente di Google.

Roma, Piazza di Spagna libera dai turisti. Ph. © Gabriella Clare Marino

Un piccolo passo per uscire da un anno disastroso per l’intero settore. Una ricerca del Centro Studi Federalberghi pubblicata agli inizi di gennaio stima, infatti, che a novembre 2020 il comparto hospitality italiano abbia registrato una perdita totale delle presenze dell’81%, una percentuale che si è ulteriormente aggravata per effetto delle nuove restrizioni messe in atto a dicembre, mese in cui è stato rilevato un calo dell’83,2% delle presenze. Grandi assenti, durante tutto il corso dell’anno appena passato, sono stati gli stranieri (soltanto a giugno la richiesta di prenotazioni proveniente da oltre confine si è ridotta del 93,1 per cento), per una riduzione complessiva del fatturato nel settore ricettivo di 13,5 miliardi di euro.


«Sono certa che l’intuizione di una piattaforma per il sostegno dei nostri alberghi contribuirà alla ripartenza del settore» ha detto ​Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria al Turismo del Mibact, nel corso della presentazione alla stampa del progetto


«Poter contare su strumenti digitali davvero innovativi – ha continuato – significa anche consolidare il ruolo delle destinazioni turistiche di domani, le smart destination, in cui la tecnologia sarà centrale nel migliorare la vita dei viaggiatori ma anche dei residenti, in cui i dati diventano strumento per un utilizzo più attento e responsabile delle risorse. Così il turismo, grazie al digitale, diviene sempre più moderno, maturo e sostenibile» ha poi concluso.

Dello stesso parere anche ​Barbara Casillo, direttrice generale dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi: «Il settore turistico e quello alberghiero in particolare stanno vivendo l’anno certamente più difficile della loro storia. Ma in questo quadro il digitale può e deve giocare un ruolo fondamentale per intercettare il nuovo mercato che si aprirà a valle di questa crisi, che ha creato nei viaggiatori nuove priorità e sensibilità: gli strumenti di Hotel Insights potranno aiutare a capirle meglio e più in fretta», ha sottolineato. «È importante investire in una rapida ripresa del settore» ha spiegato la scorsa primavera in un’intervista Giorgio Palmucci, past president Confindustria Alberghi, oggi presidente Enit. «L’analisi dei dati è il futuro per sviluppare strategie mirate e performanti che non disperdano lavoro, investimenti, produttività e valore» ha detto Palmucci a proposito di Hotel Insights.

Immagine tratta dal sito © Google Hotel Insights

Se da un lato molti si interrogano ancora su quali saranno i prossimi trend nell’ambito del turismo post-Covid, ciò che emerge è che affinché il settore possa ripartire sarà fondamentale anche – e soprattutto – per le strutture più piccole essere presenti e aprirsi al digitale, investendo in comunicazione e visibilità.

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