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L’Italia e i rifiuti elettronici: un gap da colmare

Crescono le iniziative per la raccolta e il riciclo dei Raee, ma l’anno scorso il nostro Paese ha fatto peggio che nel 2021


Spingere la raccolta e il riciclo dei cosiddetti Raee, i rifiuti elettrici ed elettronici, per dare una spinta all’economia circolare e abbattere sprechi e inquinamento. In Italia crescono le iniziative per recuperare terreno nei confronti degli altri paesi e soprattutto per invertire la brusca inversione di rotta che si è registrata nel 2022: secondo i dati del Centro di coordinamento Raee lo scorso anno sono stati raccolti e avviati alle catene di riciclo poco più di 361mila tonnellate di Raee, il 6,2% in meno rispetto al 2021. Un dato che ha fatto scattare l’allarme visto che la curva era stata sempre in salita da otto anni a questa parte.

Nella classifica delle regioni più virtuose, al primo posto la Sicilia che ha registrato la performance migliore mettendo a segno il +4,7% anno su anno in contrasto con l’andamento medio nazionale negativo. La maglia nera spetta alla Campania con un -5,9% di raccolta.


Secondo i dati di un recente studio di The European House-Ambrosetti in Italia la raccolta di Raee non supera il 37%, a fronte di un obiettivo fissato a livello europeo pari al 65%.


Se il nostro Paese raggiungesse il target del 65% si potrebbero avviare al corretto trattamento 312mila tonnellate di Raee in più e ciò comporterebbe il recupero di circa 17mila tonnellate di materie prime critiche, pari al 25% di quelle importate dalla Cina nel 2021. E si potrebbero anche tagliare circa 2,5 milioni di tonnellate di CO2.

Sono molte le iniziative lanciate da inizio anno che puntano a sensibilizzare i cittadini e ad aumentare le consegne dei Raee presso le isole ecologiche. A Milano è stata appena lanciata una eco-isola dedicata solo ai piccoli prodotti, quelli con dimensioni massime di 25 cm x 25 in cui rientrano smartphone, tablet, mouse, radiosveglie, smartwatch, sigarette elettroniche, cavi, caricatori, spazzolini elettrici, telecomandi e altri dispositivi di piccola taglia. La postazione di Piazza Portello è stata realizzata da Erion e gestita da Amsa e nasce nell’ambito del progetto europeo Renew. A proposito di Europa, la Commissione Ue ha dato il via ai lavori della nuova normativa che punta alla progettazione ecocompatibile dei dispositivi. Inoltre Bruxelles ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere il parere dei cittadini e delle parti interessate riguardo alla direttiva Raee – adottata per la prima volta nel 2002 e rivista nel 2012 – rispetto alle nuove sfide.

I vincitori del progetto “E-Waste Challenge” con la giuria © Euronics, Erion WEEE

A scommettere sulla partita Raee molte startup a livello nazionale: 32 i finalisti della “E-Waste Challenge”, iniziativa lanciata da Euronics ed Erion Weee e che ha assegnato 4 borse di studio per il corso in Business Sustainability and Circular Economy della Bologna Business School. Ad aggiudicarsi la medaglia d’oro la app sviluppata dal team del Gruppo Rosso per gestire le apparecchiature scegliendo fra i loro riutilizzo o il conferimento presso rivenditori. Il tutto tramite un sistema di gamification a quiz basato su premi a livelli. Numerose le iniziative che vendono in campo il ministero dell’Ambiente e anche quello della Cultura che si sono fatti promotori, ad esempio, di Materia Viva, docufilm prodotto da Libero Produzioni per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di adottare comportamenti corretti nella gestione dei Raee. Insieme ad Amazon Web Services il ministero dell’Ambiente sta inoltre portando avanti un progetto – che vede in campo anche i consorzi Erp Italia, Erion Weee ed Erion Energy – per la sperimentazione di un modello di responsabilità del produttore per gli online marketplace.

Last but not least le iniziative che coinvolgono le scuole: quasi una tonnellata di Raee è stata raccolta dagli 11 istituti napoletani che hanno aderito alla campagna “Riciclare i Raee è una bella storia”, e ad aggiudicarsi il premio di 5mila euro per l’acquisto di materiale didattico è il liceo scientifico “Renato Caccioppoli” con 276,2 kg di Raee. La campagna ha riguardato anche 17 sedi di istituti superiori romani per un totale di 1.500 studenti coinvolti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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