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Centopercento Garda, cene d’autore in riva al lago

Tra Trento, Brescia e Verona l’appuntamento dedicato all’enogastronomia gardesana


Il prossimo fine settimana si prospetta piuttosto interessante per organizzare una gita sul Lago di Garda. Venerdì 21 ottobre, infatti, arriva Centopercento Garda, l’appuntamento dedicato all’enogastronomia gardesana raccontata in tredici inedite cene d’autore. Luoghi della manifestazione sono le tre riviere del Benaco che uniscono tre province: Trento, Brescia e Verona.

Le cene si svolgono contemporaneamente nella stessa serata, coinvolgendo alcuni tra i protagonisti della scena culinaria lacustre. In ognuna delle tredici location tre chef creano un menu speciale a sei mani interpretando le eccellenze del territorio con piatti della tradizione o rivisitati in base al loro stile e alla loro personalità. Un variegato mosaico di sapori e prelibatezze che avrà come unico comune denominatore il Garda, a cui il pastry chef Carmelo di Novo ha dedicato un’inedita creazione che costituisce il dolce finale di ogni menu.

Il progetto pone l’attenzione sulla ristorazione di qualità trasversale a tutte le tipologie di locali (osterie, taverne, locande, oltre che ristoranti). Il fil rouge risiede nella valorizzazione della straordinaria ricchezza agroalimentare del lago di Garda e nella celebrazione della sua biodiversità.

«Il Garda è un grande lago, tre riviere, una veronese, una trentina e una bresciana: “genti” diverse e un territorio estremamente variegato con il lago come denominatore comune – raccontano a Pantografo Leandro Luppi e Elvira Trimeloni, organizzatori di Centopercento Garda –. L’obiettivo è superare i confini amministrativi delle tre regioni (Veneto, Trentino e Lombardia), promuovere il lago come un’unica destinazione turistica, parlando di cultura gastronomica a 360 gradi. Le 13 cene a sei mani sono caratterizzate dalla condivisione di esperienze diverse, perché ogni chef proviene da differenti località e ha il proprio stile di cucina. In questo modo si pone l’accento sulla qualità trasversale: il sapiente uso dei prodotti di eccellenza del territorio dà ottimi risultati in una trattoria così come in un ristorante gourmet.»


Centopercento Garda è l’occasione per assaporare il territorio gardesano nelle sue diverse declinazioni grazie alla collaborazione dei produttori locali.


Nei piatti degli chef, infatti, sono presenti pesce di lago, miele, formaggi di capra, farine ottenute da grani antichi, zafferano, solo per citare alcuni prodotti locali. Non mancano le diverse espressioni enologiche delle tre province, selezionate per accompagnare pietanze di tipo diverso, ora a base di pesce di lago ora di carne bianca fino ai risotti, ai funghi, ai crostacei e, ovviamente, ai dessert.

Pantografo ha chiesto ad alcuni degli chef coinvolti in che modo pensano di interpretare il territorio e se i loro piatti ripropongono la tradizione o costituiscono una reinterpretazione della stessa. Peter Brunel, dell’omonimo ristorante gourmet situato ad Arco (Trento) ha premesso che, essendo il territorio gardesano molto ampio ed eterogeneo, lui e i suoi colleghi avranno la possibilità di spaziare tra prodotti lacustri e montani, di cacciagione e d’alpeggio. Riguardo al tema del dialogo fra tradizione e innovazione ci ha spiegato che per lui «(…) non esiste una gomma che possa cancellare il passato, ma abbiamo matite di diversi colori per scrivere il futuro». E continua: «Quindi ritengo che il mio compito primario sia rispettare al massimo qualunque prodotto che intendo utilizzare». Lo chef ha poi fornito una piccola anteprima su uno dei piatti che presenta a Centopercento Garda: «Proviene proprio dalla tradizione trentina del baccalà dei frati che in questa occasione incontra l’anguilla», racconta.

Spostandoci a Garda, in provincia di Verona, troviamo lo chef Andrea Costantini del Ristorante Regio Patio. «Da più di dieci anni vivo e lavoro sul Garda. Mi sento dunque un lacustre? No, resto orgogliosamente friulano, ma totalmente coinvolto e affascinato dalla delicata raffinatezza dei prodotti di queste terre – esordisce –. Per usare una metafora fotografica, altra mia grande passione, mi piace lavorare sui mezzi toni gustativi tipici di questi elementi per ottenere la nitidezza e la complessità di una fotografia in bianco e nero alla Ansel Adams.» E aggiunge: «Interpreto la cucina gardesana partendo dal prodotto di territorio (pesce, carni, olio, frutti) in maniera libera da schemi e le ricette tradizionali cercano di dare un taglio sempre goloso ed ironico ai miei piatti.» Per la serata di Centopercento Garda lo chef propone due pietanze in cui il territorio è appunto rappresentato dalla materia prima che intende valorizzare attraverso l’abbinamento ad elementi vegetali stagionali. Nei Ravioli di malto, uovo e cicorie è il coregone affumicato ad essere protagonista: «la sua delicatezza incontra il sapore tostato del malto e il carattere pungente della cicoria di campo», spiega lo chef. Nella Grisa, topinambur e nocciola, invece, «il carattere tenace delle carni di questa gallina autoctona, oggi riproposta grazie a un importante progetto di ripopolamento e valorizzazione, è esaltata dal gusto vagamente amaro del topinambur bilanciato da quello dolce della nocciola», continua.

E arriviamo nella provincia di Brescia, a Gargnano, dove lo chef Stefano Baiocco del Ristorante Villa Feltrinelli ci racconta che pur non avendo origini gardesane, in qualche modo si sente adottato dal territorio che lo circonda. «Cercheremo di reinterpretare il territorio a modo nostro, sicuramente non rivisitando piatti tradizionali ma rispettando al massimo il prodotto», sottolinea. Per Centopercento Garda propone due piatti di pesce: il Coregone marinato con brodo di finocchio e crema di limone bruciato e i Tortelli ripieni di salmerino, burro, olio extravergine e polvere di capperi.

Centopercento Garda è anche l’occasione per concedersi qualche giorno di riposo dalla routine quotidiana. Per chi ama le escursioni una piacevole meta è certamente il Monte Baldo, parco naturalistico unico per la sua biodiversità con oltre sessanta specie di orchidee selvatiche e altri fiori rari. Gli sportivi possono divertirsi sui percorsi adatti al trekking o alla mountain-bike, dei quali il territorio è ricco. Chi, invece, desidera trascorrere un fine settimana all’insegna del puro relax può contare, per esempio, sulle Terme di Catullo a Sirmione, sul Parco Termale del Garda di Villa Cedri a Colà e sul Garda Thermae di Arco.

Foto in copertina: Cortesia Centopercento Garda

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