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Se anche l’arte si attiva contro il surriscaldamento del pianeta

Sempre più installazioni e mostre nel mondo pensate dagli artisti per sensibilizzare sull’impatto nocivo del climate change


L’arte come “arma” per la lotta al cambiamento climatico: sono sempre di più le installazioni e le mostre che puntano ad accrescere la consapevolezza sugli impatti, già devastanti, dovuti al surriscaldamento globale e alla necessità di azioni incisive per abbattere le emissioni inquinanti e tentare di invertire la rotta. Ed è sulle nuove tecnologie che molti artisti a livello globale fanno leva per creare opere inedite e altamente scenografiche con l’obiettivo di attirare l’attenzione e di stimolare il dibattito. Dal 3 ottobre una monumentale “creatura” digitale ibrida svetta nello skyline di New York: l’opera, a firma di Nancy Baker Cahill, è figlia della realtà aumentata e si tratta del primo progetto d’arte partecipativa del Whitney Museum of American Art. I visitatori partecipano attivamente alla “metamorfosi” di quello che appare come un gigantesco essere mutante, dal corpo serpentino rivestito di squame e micelio, zampe da cefalopode, ali da manta e piume colorate: collegandosi ad un’apposita app ciascuno può aggiungere la propria piuma per aumentare le dimensioni della creatura che materializza l’interdipendenza fra specie diverse e la necessità della massima collaborazione per un’azione comune contro il cambiamento climatico per sopravvivere in condizioni mutevoli.


Il nome dell’opera, Cento, sta a simboleggiare un collage fatto di tanti pezzi e di tante entità, un collage di esseri umani, cefalopodi, microbiomi, uccelli, funghi, pesci e macchine.


È una saga di “eroi” digitali del clima quella creata da Zongbo Jiang. Ciascun personaggio interpreta una specie a rischio. Su un’isola angusta, in cui lo spazio è scarso, si combatte lo scontro finale con “l’incombente scomparsa”. Si chiama Climate Heroes ed è una sorta di presagio in chiave fantasy di ciò che il futuro potrebbe riservare a dodici delle specie più a rischio della Terra: sull’isoletta sono stati collocati rendering antropomorfi di coralli tropicali, scimmie scoiattolo e leopardi delle nevi. Per ogni specie, a partire dal bombo, Jiang ha creato un “profilo dell’eroe” che comprende la classificazione e l’area geografica, nonché i punti di forza e le maggiori sfide legate al climate change.

Environmental Graphiti è invece il progetto di Alisa Singer che con la serie The Art of Climate Change utilizza immagini astratte per illustrare la scienza alla base dei cambiamenti critici che interessano il nostro pianeta. Environmental Graphiti è una collezione di oltre 100 dipinti digitali, ognuno dei quali deriva da una tabella, un grafico, una mappa, una parola o un numero che rappresenta un fatto chiave della scienza del clima. Why (perché), How (come), Who (chi), What (cosa) e Myth (mito) le 5 “gallerie” in cui sono suddivise le opere. La mostra sbarcherà al Verge 23- The Climate Tech Event – dal 24 al 26 ottobre presso il San Jose Convention Center in California – il principale evento tecnologico sul clima.

Fondazione Prada Everybody Talks About the Weather ©Marco Cappelletti

Everybody Talks About the Weather è la mostra della Fondazione Prada che esplora i significati del tempo meteorologico nell’arte visiva. Il progetto, ideato dal curatore Dieter Roelstraete, va in scena negli spazi del palazzo storico di Ca’ Corner della Regina di Venezia fino al 26 novembre. Oltre una cinquantina le opere di artisti contemporanei, a cui si aggiungono lavori storici per raccontare come il clima e il tempo hanno plasmato le nostre identità culturali e come l’umanità ha affrontato l’esposizione quotidiana agli eventi meteorologici. L’allestimento è stato progettato dallo studio newyorkese 2×4 in collaborazione con il New Institute Centre for Environmental Humanities (Niche) dell’Università Ca’ Foscari. Al piano terra, un grande ledwall trasmette in loop le previsioni del tempo estratte da media tradizionali e online di tutto il mondo.

In copertina: Cento ©Nancy Baker Cahill

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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