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Nell’anno del Giubileo, si taglia il nastro della Elizabeth Line

Lavori partiti nel 2011. Non solo infrastruttura, ma sviluppo urbano


A Londra è diventata realtà una nuova linea lungo la mappa dei trasporti metropolitani che connettere l’est e l’ovest della capitale in tempi ultraveloci. Conosciuta originariamente con il nome di Crossrail, il delivery partner di progetto, è oggi denominata Elizabeth Line in onore della sovrana che nel 2016 visitò la stazione di Bond Street. Inaugurata il 24 maggio 2022, offre al pubblico un viaggio che unisce tratti ferroviari in superficie ed interrati su una distanza di oltre 100 km, con 42 km di nuove gallerie sotterranee nel centro città, puntualizzati da ben 41 stazioni. Protagoniste dell’architettura le nuove strutture di Paddington, Bond Street, Tottenham Court Road e Farringdon nel cuore di Londra, Liverpool Street e Whitechapel nella City, Canary Wharf, Custom House, Woolwich e Abbey Wood nei suoi distretti più ad est. Progetti a grande scala, firmati da designer diversi e tutti caratterizzati da linee guida comuni nelle aree integrate al sistema del trasporto urbano, operato da Transport from London (TfL), contraddistinte da singolari edifici in ogni sito di progetto e dall’introduzione di interventi d’arte. Creazioni d’autore, realizzate da otto artisti invitati a dar vita a una serie di iniziative capaci di integrarsi concettualmente e fisicamente nel tessuto delle nuove costruzioni.

Presentata come il maggior intervento per il sistema infrastrutturale londinese degli ultimi decenni, la Elizabeth Line si connette alla rete di TfL in molteplici punti e viene identificata in mappa da due linee viola sottili, con una grafica che deliberatamente sembra volersi differenziare da quella della metropolitana locale. Secondo le stime trasporterà annualmente 200 milioni di passeggeri e aumenterà la capienza del sistema nel centro della capitale di circa il 10%, riducendo la congestione negli orari di punta e cercando di offrire maggiore comfort a pendolari e turisti. Tra gli obiettivi del grande intervento, la necessità di velocizzare i tempi di tragitto dei commuters diretti verso gli uffici e le postazioni di lavoro nel West End, nella City e nel polo finanziario di Canary Wharf. Agli attuali 5 milioni di utenti capaci di raggiungere il luogo di lavoro con i mezzi pubblici, entro 45 minuti di tragitto, si aggiungeranno oltre 1,5 milioni di passeggeri grazie alla Elizabeth Line. Diversi e all’avanguardia anche i suoi treni: una flotta di 70 convogli del tipo Class 345, lunghi 205 metri e capaci di trasportare fino a 1500 passeggeri nelle loro nove carrozze, completamente interconnesse. Componenti aerodinamiche, facilmente accessibili a livello delle banchine e dotate di porte a tutta altezza, attrezzate con sistemi wi-fi e cctv, insieme alla predisposizione di aree per passeggeri disabili, per bambini e bagagli.


Secondo i principi della sostenibilità sono stati introdotti impianti illuminotecnici intelligenti con componenti led e sistemi operativi e di manutenzione ingegnerizzati, per ridurre i consumi energetici.


Entro l’autunno del 2022 vantaggi anche per il collegamento dell’aeroporto di Heathrow con il centro e la zona est di Londra. Orizzonte entro il quale si stima la possibilità di utilizzare un unico treno per viaggiare oltre i confini est e ovest della capitale. Sebbene si sia celebrata l’inaugurazione della Crossrail lo scorso maggio, l’infrastruttura opera attualmente con tre linee ferroviarie separate con servizi da Reading, Heathrow e Shenfield che verranno connessi ai tunnel centrali solo in autunno. Percorsi attualmente operativi ma non continui per i quali si richiede il cambio di convogli a Paddington, per chi proviene da ovest, e a Liverpool Street per il collegamento verso est con Shenfield in Essex. Sempre entro l’autunno l’aumento della frequenza dei treni nel tratto tra Paddington e Abbey Wood porterà ad un sensibile incremento del numero dei servizi dalle dodici corse orarie attuali.

Lunga e complessa la fase di studio e di realizzazione della grande opera infrastrutturale, riconosciuta come un’importante asse di scorrimento est-ovest attraverso la capitale, fin dai tempi della Seconda guerra mondiale. Nel 2011 sono partiti i lavori per la Crossrail, tra il 2012 e il 2015 si è svolta la fase di costruzione delle gallerie sotto il centro della capitale, a cui ha fatto seguito l’installazione dei sistemi di scorrimento e le successive fasi di realizzazione. La data presunta per l’inaugurazione era fissata nel 2018, ma a soli tre mesi dalla data di apertura, la deadline fu posticipata a causa della mancata ultimazione dei lavori e completata quattro anni dopo. Contestualmente, sono cambiati anche gli investimenti e i fondi dell’intervento sono saliti a 18,8 miliardi di sterline rispetto ai 14,8 miliardi previsti nel 2010.

Secondo ricerche del gruppo GVA, consulenti per le proprietà, lo sviluppo della Elizabeth Line si è rivelato come un elemento catalitico per la rigenerazione di alcune aree di Londra e della periferia a sud est. Accanto alla previsione di oltre 90mila nuove residenze e nuovi centri di lavoro lungo il suo sviluppo, la realizzazione di Crossrail è stata integrata dal design di 12 grandi interventi immobiliari localizzati in prossimità delle nuove stazioni, con un mix di spazi per uso terziario, commerciale e abitativo.

A distanza di una sola settimana dalla sua inaugurazione sono stati effettuati circa 1 milione di viaggi nell’asse centrale tra Paddington e Abbey Wood. Forte l’interesse della capitale in occasione dell’apertura della Elizabeth Line, celebrata con intensi effetti illuminotecnici in color viola sui ponti lungo il Tamigi e sugli edifici iconici della capitale.

In copertina: l’insegna della Elizabeth Line

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