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Mobilità sostenibile, un italiano su dieci va al lavoro in bici

Ma dai dati dell’indagine Ipsos è solo il 57% degli italiani che sa andare in bicicletta


In Italia la mobilità sostenibile è ancora un miraggio, con la bici che non viene ancora percepita come mezzo di trasporto efficace. Ad evidenziarlo un’indagine condotta dalla Ipsos in 28 diversi paesi, tra cui l’Italia, da cui si nota come per il momento un italiano su dieci usi la bici per recarsi al lavoro, mentre appena il 13% lo utilizza come mezzo di trasporto principale per tragitti brevi, entro due chilometri; il 37% però pedala almeno una volta a settimana.
L’indagine rileva un consenso internazionale sul ruolo chiave che le bici svolgono per ridurre le emissioni di carbonio e, più in generale, il traffico. Non solo, in tutti i mercati esaminati la bicicletta riscuote consensi da parte della cittadinanza.

Generalmente la bicicletta gode di buona fama nello Stivale tanto che l’88% degli intervistati ritiene che sia importante per ridurre il traffico e l’inquinamento, anche se il 62% poi finisce per prendere l’auto ritenendo pericoloso muoversi sulle due ruote nella zona in cui vive.


Da notare come tra i 28 paesi analizzati nella ricerca l’Italia sia il paese con la più alta percentuale di accesso ad un’automobile, ben il 94% un dato che sicuramente incide anche sull’utilizzo di altri mezzi di trasporto.


Piazza Duomo, Milano

Più di un italiano su due, il 57% riferisce di saper andare in bici e il 49% ne possiede una. Un quarto degli intervistati, il 26%, la utilizza per fare attività fisica.
Ancora poco diffuso il bike sharing, tanto che solo l’8% degli italiani ne fa uso.

Il 57% degli italiani considera la bicicletta una tendenza urbana, ma la percentuale rimane tra le più basse dei 28 Paesi esaminati, occupando la venticinquesima posizione.

Il 76% degli intervistati ritiene che i ciclisti della propria zona spesso non rispettino le regole del traffico, si tratta della percentuale più alta tra tutti i 28 Paesi esaminati e superiore di 12 punti alla media internazionale; il 70% sostiene che i ciclisti siano un pericolo tanto per i pedoni quanto per le automobili o moto/motorini soltanto in Giappone si registra una percentuale più alta pari all’82% mentre la media internazionale è del 59%.
Il 68% degli intervistati ritiene, invece, che chi va in bici rappresenti un pericolo per gli automobilisti, soltanto in Giappone e Corea del Sud si registrano percentuali più alte rispettivamente 82% e 69%, anche se la media mondiale è del 55%.

Poco meno della metà degli italiani (43%) considera l’infrastruttura ciclistica della propria zona eccellente, mentre più di sette intervistati su dieci ritengono che i nuovi progetti di infrastrutture stradali nella propria area dovrebbero dare priorità alle biciclette rispetto alle automobili.

© dati Ipsos

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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