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Dal Barocco alla realtà virtuale: un’ipotesi di Metaverso a Roma

La mostra a Palazzo Cipolla propone un dialogo tra 32 artisti, storici e contemporanei


Dal 5 aprile al 23 luglio 2023 Palazzo Cipolla ospita ‘Ipotesi Metaverso’, la mostra evento che mette insieme i mondi di 32 artisti (16 storici e 16 contemporanei) in un dialogo immaginario dal Barocco a oggi. Quindici ambienti per altrettanti percorsi multimediali e multisensoriali che puntano a dar vita nel palazzo romano di via del Corso a un viaggio tra linguaggi e visioni, e tra virtuale e reale. Ecco allora che una particolare altalena darà ai visitatori la sensazione di tuffarsi in un mondo parallelo. Immagini digitali prenderanno improvvisamente corpo nella realtà fisica, un’opera immersiva visualizzerà la “filosofia digitale zen”, una performance sonora creerà un’esperienza di moltiplicazione sensoriale, ci si immergerà in poesie generative, si incontreranno sculture costruite su tecnologia blockchain e opere interattive che legano scienze biologiche e tecnologie digitali con la creazione di una “seconda natura”.

Palazzo Cipolla non è nuovo a sperimentazioni di questo tipo: dalla storica mostra di Bansky a Quayola, passando per London Calling per arrivare fino a Ipotesi Metaverso. Per dirla con le parole dei curatori Gabriele Simongini e Serena Tabacchi: «il visitatore si immerge in una dimensione phygital (unione di fisico e digitale), che è poi quella che ci si prospetta nella vita quotidiana dell’immediato futuro. L’ultima frontiera del Metaverso appartiene al mondo dei social media e degli spazi virtuali in VR (realtà virtuale), in AR (realtà aumentata) e costruiti su tecnologia blockchain, un sistema di archiviazione dati non centralizzato e crittografato. In questi mondi – continuano Simongini e Tabacchi – ognuno di noi può incarnarsi nel proprio gemello digitale (avatar) o trasformarsi in quello che abbiamo sempre desiderato». Sicché dalle “Carceri d’Invenzione” del Piranesi ci si immerge nell’animazione 3D di Dupond e Teardo; da “Forme uniche della continuità dello spazio” di Boccioni si passa a “Donna e ambiente” di De Pistoris, in cui il futurismo comunica con l’uomo che si trasforma in cyborg e si fonde nello spazio.

Vedremo insieme opere storiche di Carlo Maratti, Andrea Pozzo, Giovanni Battista Piranesi, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, De Pistoris, Giorgio de Chirico, Maurits Cornelis Escher, Victor Vasarely, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, Giuseppe Fiducia, Pier Augusto Breccia, Alfredo Zelli, Cesar Santos. Nonché opere site-specific di alcuni artisti digitali contemporanei: Robert Alice, Refik Anadol, Alex Braga, Joshua Chaplin, Sofia Crespo e/and Feileacan McCormick, Damjanski, Primavera De Filippi, fuse*, Fabio Giampietro con/with Paolo Di Giacomo, Krista Kim, Mario Klingemann, Pak, Joe Pease, Federico Solmi, Sasha Stiles, Pinar Yoldas.

La mostra, curata da Simongini e Tabacchi, è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, presieduta dall’avvocato Emanuele Emmanuele, ed è realizzata da Poema spa.

In copertina: Ipotesi Metaverso Ph. © Luca Perazzolo

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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