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Via Francigena e non solo: l’exploit dei ‘cammini’ italiani

I sentieri da percorrere a piedi, sempre più popolari, hanno creato uno specifico turismo con il proprio indotto


Italia paese di cammini e di camminatori. Gli itinerari strutturati – ossia progettati con tappe, servizi e infrastrutture – sono in costante aumento. E in aumento vertiginoso è il numero delle persone che decidono di avventurarsi in percorsi che possono richiedere anche giorni per essere portati a termine.

Dalla ricognizione elaborata da Terre di Mezzo sul 2022 emerge che i cammini italiani sono aumentati di oltre il 40% in un anno, che il 36% dei camminatori opta per un’esperienza da 5 a 7 giorni, il 27% fino a 4 giorni e sale la percentuale di chi porta a termine il cammino e che ottiene credenziali e testimonium, le due modalità che certificano il completamento del percorso in tutte le sue tappe. Nel 2022 sono saliti a 47 i cammini con testimonium dai 19 del 2021 e ammontano a 26 quelli che negli ultimi 2 anni hanno iniziato a distribuire credenziali arrivando a quota 66. E sono 12 quelli che hanno annunciato che si attiveranno entro quest’anno.

Dal report di Terre di Mezzo emerge anche una classifica dei cammini più popolari grazie alla ricognizione proprio di credenziali e testimonium: Via Francigena, Via degli Dei e Cammini di Francesco sono ai primi tre posti per credenziali e per i testimonium balzano al primo posto i Cammini di Francesco seguiti da quelli in direzione Roma e dal Cammino di San Benedetto.


Il percorso più lungo e articolato è decisamente quello della Via Francigena che dalla città britannica di Canterbury arriva fino a Santa Maria di Leuca in Puglia passando per Francia e Svizzera, e che per la parte italiana attraversa 10 Regioni.


Il percorso è articolato per tappe regionali ed è quindi possibile programmare il proprio cammino sulla base del tempo e degli obiettivi. Fra i cammini più battuti anche la Via degli Dei percorribile da Bologna a Firenze in 5 o 6 giorni e i Cammini Materani che si articolano in varie direttrici pugliesi per una durata complessiva che può arrivare a una settimana. Quattro giorni per Il Cammino dei Borghi Silenti in Umbria e risultano in crescita i partecipanti al Cammino piemontese di Oropa suddiviso in quattro brevi tappe e a quello del Salento che conta numerosi percorsi da Lecce in giù.

Ma i cammini italiani sono centinaia e per farsi un’idea ci sono numerose guide e portali online a partire dall’Italia dei camini  e su Tripadvisor c’è una classifica dei migliori sentieri per trekking nonché una ripartizione dei cammini regione per regione.

Il turismo dei cammini sta diventando sempre più importante anche dal punto di vista economico: nel 2022 oltre un milione i pernottamenti “documentati” dall’’indagine di Terre di Mezzo a cui hanno partecipato circa 3mila camminatori. La cifra reale al momento non stimabile è decisamente più elevata se si considera che nel 2022 risultano distribuite oltre 85.800 credenziali dalle 60.700 del 2021 a cui devono aggiungersi i 33mila testimonium, triplicati in un anno rispetto ai 10.800 del 2021. E se è vero che molti percorsi non necessitano di pernottamento è anche vero che il giro d’affari include bar, ristoranti e le attività commerciali e culturali presenti nei borghi e nei territori attraversati dai percorsi. Dal sondaggio emerge che la spesa media è di circa 40 euro al giorno. Per non parlare del business legato a mappe e guide, abbigliamento e altri “attrezzi” per affrontare la sfida.

Il turismo dei cammini diventa anche protagonista di iniziative governative: in collaborazione con Invitalia, il Ministero del Turismo ha già selezionato 35 cammini religiosi che entrano a far parte del nuovo Catalogo voluto dal Ministero per mappare gli itinerari escursionistici a tema religioso o spirituale, percorribili a piedi o con altre forme di turismo lento, una rete lunga oltre 13 mila km.

Si tratta di un’iniziativa propedeutica all’attivazione delle misure previste dal Fondo per i cammini religiosi che prevede uno stanziamento di circa 4,5 milioni di euro per iniziative di promozione e valorizzazione dei cammini religiosi in vista del Giubileo 2025. Il Fondo finanzierà interventi di rifunzionalizzazione edilizia degli immobili pubblici in prossimità dei cammini presenti nel catalogo. E gli interventi saranno mirati all’attivazione di servizi per la sosta, la permanenza, il ristoro e lo svago dei turisti e pellegrini con il duplice obiettivo, dunque, di riqualificare una serie di immobili e di attivare economie sui relativi territori, anche attraverso iniziative imprenditoriali in settori collegati alla fruizione dei cammini e, in generale, al turismo lento.

In copertina: © Via Francigena © Associazione Europea Vie Francigene

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