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Quando il food traina l’hotellerie. San Baylon, la nuova vita di Palazzo Ripetta

La curatrice è Alessia Meli, la regia è di Dario Laurenzi con Roberto Liorni per il design


A pochi giorni dall’apertura del Bulgari Hotel affacciato su piazza Augusto Imperatore, è già una meta dell’ospitalità di lusso e una tappa enogastronomica della Capitale la riconversione di Palazzo Ripetta. Una sorpresa per romani e turisti, con il caratteristico giardino interno trasformato in una tipica piazza romana, con un chiosco a cielo aperto ribattezzato «Piazzetta Ripetta», ideale per pause informali o per pranzi veloci, un locale inedito che immerge completamente nell’atmosfera cinematografica di un’autentica “vacanza romana”. Incorniciato da alberi mediterranei e opere d’arte secolari, tra memoria e contemporaneità.

San Baylon è hotel e ristorante, a cui si aggiunge il cocktail bar. L’operazione, una delle poche gestite da una famiglia e non da una catena internazionale, è voluta dall’imprenditore Giacomo Crisci e riporta in vita gli spazi seicenteschi dell’hotel 5 stelle del gruppo Ginobbi. Tre nuove insegne della ristorazione d’autore vedono in campo l’executive chef Marco Ciccotelli, la pasticceria dolce e salata è curata da Giuseppe Solfrizzi di Le Levain e la mixology d’avanguardia firmata The Jerry Thomas Project. Lo storico albergo romano fa il suo ingresso tra le mete imperdibili dei buongustai, mescolando il lusso e la sostenibilità, un golden team di giovani talenti dell’enogastronomia e l’antica leggenda di San Pasquale Baylon, il santo ‘inventore’ dello zabaione. «Proprio l’inconfondibile crema marsalata, la cui ricetta affonda le origini tra sacro e profano, nei locali di Palazzo Ripetta si rivela nelle sue declinazioni più inattese diventando il sorprendente “ingrédient d’union” capace di legare le proposte enogastronomiche dello sfaccettato concept di ristorazione all-day dining».

La storia dello zabaione diventa occasione per valorizzare la scenografica pasticceria a vista.

La squadra che ha contribuito al ridisegno di questo scrigno romano vede in campo Alessia Meli, Director of F&B Operations, curatrice di ogni dettaglio dei tre outlet enogastronomici di Palazzo Ripetta (nonché selezionatrice di una ricercata cantina in equilibrio tra etichette blasonate, rarità enologiche e piccole produzioni italiane e straniere), Dario Laurenzi con la sua agenzia Laurenzi Consulting insieme all’architetto Roberto Liorni. Una collaborazione solida e collaudata di professionisti del settore (insieme hanno già segnato il panorama della ristorazione romana firmando locali pionieristici come l’iconico Gusto, il Porto Fluviale e il Pastificio San Lorenzo) che qui hanno immaginato un concept articolato in tre outlet – San Baylon, Piazzetta Ripetta e Baylon Cocktail Bar. «Abbiamo sviluppato un progetto che intreccia cucina e arredamento, incardinato tra comfort e raffinatezza – spiegano Laurenzi e Liorni – ogni menù vive in simbiosi con lo spazio che lo accoglie tutti i locali marciano in sinergia. Ci sono le ricette classiche ma sofisticate di “San Baylon” in perfetta sintonia con le due sale principali del ristorante. Una più raffinata con tovaglie bianche e poltrone in pelle, l’altra elegante ma informale dove si fa largo una spettacolare pasticceria a vista e le pareti ospitano una collezione di foto e riproduzioni di documenti d’epoca: reperti rari, inediti al grande pubblico, che ricordano il passato di questo palazzo rimasto per quasi due secoli la sede del principale Conservatorio per “zitelle” della città. C’è poi l’iconico bancone di “Baylon Cocktail Bar”, che svetta sui tavoli bassi e le sedute comode come fosse il palcoscenico di un teatro, con gli occhi e i riflettori puntati verso i gesti e i riti dei maestri della mixology. Infine, c’è lo spazio esterno del cortile, che è stato trasformato in una vera e propria piazza romana a cielo aperto».


L’eccellenza enogastronomica è preziosa ambasciatrice dell’hospitality: Palazzo Ripetta punta a diventare un luogo unico in città, dove concedersi il piacere semplice di una colazione golosa o il lusso di una cena speciale nel cuore di Roma, il relax di un pranzo veloce ma curato tra le vie dello shopping o il gusto di un drink d’autore ad ogni orario.


Il magnifico complesso architettonico che dal 1672 spalanca il suo austero portone su una delle strade più suggestive del centro di Roma – al civico 231 in via di Ripetta – ha attraversato i secoli cambiando più volte vocazione. Nonostante le trasformazioni, questo luogo non ha mai tagliato i fili della memoria, lasciando sempre pulsare la sua identità al ritmo profondo della Capitale. Fino ad arrivare ai giorni nostri, con la riapertura dei battenti dopo un lungo e prezioso restyling voluto dall’imprenditore Giacomo Crisci, amministratore del Gruppo Ginobbi proprietario del complesso. La nuova vita? Un originale concept di hôtellerie di lusso dove design contemporaneo, arte ed eccellenza enogastronomica dialogano in forme inedite con la storia della città e dello straordinario edificio del XVII secolo, rimasto negli annali capitolini per aver ospitato uno dei più importanti e longevi conservatori per “zitelle” di Roma: il Conservatorio della Divina Provvidenza e di San Pasquale Baylon. Due anni di cantiere per l’imponente opera di restauro, già operative da qualche mese gran parte delle 78 camere e suite dell’hotel a 5 stelle completamente rinnovato con la curatela degli studi Fausta Gaetani Design e M.O.I. Architetti.

In copertina: San Bylon, interni. Ph. ©Andrea di Lorenzo

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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