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Non solo guida autonoma: il progetto Playful immagina gli Spaces on Wheels

Il centro di ricerca e design Space10, sostenuto da Ikea, immagina sette esperienze su veicoli con forme e funzionalità differenti.


Non solo auto senza conducente. Anche furgoncini, mini-van, camper. Che un giorno potranno viaggiare spostandosi da una località all’altra per offrire servizi ed “esperienze”. È così che si immagina i veicoli del futuro Space10, il centro di ricerca e design di Copenhagen sostenuto da Ikea.

Più che di veicoli si tratta di “spazi” su ruote, per l’appunto “Spaces on Wheels”. E sono sette quelli frutto del progetto Playful, portato avanti in collaborazione con il visual trend lab Foam. «Abbiamo progettato sette veicoli autonomi immaginandoli come fossero strutture in grado, un giorno, di consentire una vita quotidiana più appagante – si legge sul sito del progetto –. E insieme ai progetti abbiamo sviluppato una app che permette di sperimentare la prenotazione di uno spazio su ruote in realtà aumentata” (la app si può scaricare direttamente dal sito https://space10.io)».

A supporto dell’iniziativa – che vuol andare oltre il concept – anche uno studio sullo scenario delle auto a guida autonoma (anch’esso scaricabile dal sito), comprese sfide, opportunità ed esempi di iniziative di auto-guida che possono letteralmente rivoluzionare gli ambienti urbani così come li conosciamo oggi.

A febbraio 2018, ad esempio, il Department of Motor Vehicles della California ha approvato le regole per consentire ai veicoli autonomi di poter operare sul territorio, per il momento attraverso il pilotaggio umano da remoto.


Secondo gli analisti il settore delle auto a guida autonoma potrebbe generare 450 miliardi di dollari di revenue annuali.


«I veicoli a guida autonoma possono assumere diverse forme: tra cui golf cart, sedie a rotelle, scooter, valigie, carrelli della spesa, pattumiere e persino barche. Queste tecnologie aprono la porta a una vasta gamma di nuovi prodotti e applicazioni, dalla mobilità su richiesta, allo shopping e al trasporto di merci autonomi e alla mobilità più efficiente negli ospedali», sottolinea Daniela Rus, Direttore del laboratorio di informatica e artificial intelligence (Csail) al Mit di Boston e a capo del progetto iSee del Mit. Ed è proprio sulle diverse “forme” dei veicoli autonomi che si declina “Spaces on Wheels”.


I SETTE SPACES ON WHEELS


OFFICE ON WHEELS

Office on Wheels, aiuta le persone a recuperare parte del tempo perduto nel traffico urbano: per chi si sposta con i veicoli, si stimano 75 minuti al giorno impiegati nel “pendolarismo”, di cui circa 30 dovuti al traffico. In 30 anni saranno due gli anni bloccati nel traffico. L’ufficio su ruote consente di recuperare tempo al mattino, visto che la postazione è già in loco, oppure di anticipare il rientro alla sera, sfruttando la location ad esempio per appuntamenti con i colleghi.


COFFEE ON THE GO

Coffee on the go è uno spazio mobile che consente alle persone di raggiungere un amico con un caffè quando si ha bisogno di spostarsi in una giornata impegnativa.


HEALTHCARE ON WHEELS

La difficoltà di trasporto è una delle principali barriere all’assistenza sanitaria, in particolare per le comunità a basso reddito. È conosciuto come il problema dell’ultimo miglio ed Healthcare on Wheels lo risolve facendo visitare ai professionisti del settore le persone bisognose, e non viceversa.


FARM ON WHEELS

Farm on Wheels porta il cibo alle persone ovunque si trovino, consentendo agli agricoltori locali di espandere le proprie attività. Il progetto è pensato per le persone nelle comunità a basso reddito, ossia che hanno difficoltà a raggiungere un negozio o un mercato per la vendita di alimenti freschi.


PLAY ON WHEELS

In Play on Wheels, le “finestre” di realtà aumentata consentono alle persone di sperimentare nuovi giochi mentre viaggiano o di fruire di contenuti educativi legati all’area che si sta attraversando o in cui ci si trova in sosta.


HOTEL ON WHEELS

Un veicolo elettrico alimentato da energia pulita che contiene tutti i vantaggi di una camera d’albergo tradizionale. Porta le persone a destinazione e offre una comoda sistemazione per la notte. Il tutto contribuendo ad abbattere le emissioni nocive considerato che l’iniziativa è pensata per abbattere l’uso dell’aereo per destinazioni percorribili via terra.


IL POP UP STORE

Shop on Wheels arriva alle persone ovunque si trovino, permettendo loro di provare, acquistare ed esplorare prima di effettuare gli acquisti online. È il nuovo “ibrido” fra negozio e vetrina elettronica. Che Ikea sia fra i primi a sperimentare la nuova formula?


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