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Piante e storytelling, cinque installazioni all’Orto botanico di Padova

Con Dotdotdot un progetto interattivo che riporta il visitatore indietro di tre secoli


Cinque nuove installazioni digitali interattive che permettono di scoprire l’orto botanico più antico che esista, quello dell’Università di Padova, e di approfondire il mondo delle piante. Le installazioni sono state progettate dallo studio Dotdotdot, nato a Milano nel 2004, e tra i primi in Italia ad operare nell’ambito dell’Interaction Design.  Lo studio si è già occupato dell’allestimento della centrale dell’Acquoria di Tivoli e dell’Enel Green Power. L’obiettivo è avvicinare il pubblico alla botanica, raccontando temi complessi con un approccio semplice e coinvolgente. Le collezioni botaniche risalgono prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, spicca tra queste l’erbario storico che conta anche 16mila provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, le tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni.


Grazie alle installazioni, il visitatore può calarsi nella quotidianità e nel lavoro di uno speziale del Rinascimento mentre crea farmaci e preparati all’interno di una vera farmacia di fine Settecento.


con la sua strumentazione e le preparazioni che attraversano almeno tre secoli di storia della medicina. Inoltre il visitatore potrà prendere parte a divertenti sfide per imparare a riconoscere e classificare le piante, approfondendo le loro proprietà benefiche e curative, ma anche i potenziali pericoli legati ad esempio al consumo di specie velenose.

Le cinque installazioni sono

– Botanica senza frontiere, una mappa interattiva evidenzia i legami dell’Orto Botanico con il resto del mondo, attraverso le storie dei personaggi che sono entrati in relazione con questo luogo.

– Veleni e antidoti, un gioco interattivo e didattico che si ispira a un laboratorio di ricerca.

– L’arte dello speziale, una grande stanza dedicata alla farmacologia racconta la quotidianità di uno speziale nella sua bottega.

– Identikit delle piante, un quiz didattico per imparare a riconoscere le piante in base alle loro caratteristiche.

– In viaggio con i semi, il racconto di diverse modalità utilizzate dalle piante per disperdere i propri semi.

Una postazione permette inoltre di scoprire i modi che i semi utilizzano per viaggiare e raggiungere nuovi terreni fertili in cui mettere radici. La storia dell’orto, a cui è dedicata un’intera installazione, viene invece ripercorsa attraverso una mappa interattiva dei luoghi e con i personaggi illustri che hanno avuto contatti, scambi e collegamenti di varia natura con l’università.

All’orto rinascimentale e al giardino delle biodiversità si aggiunge anche il Museo botanico, un nuovo nucleo espositivo che presenta per la prima volta al pubblico una significativa selezione del patrimonio storico dell’Università di Padova, finora destinato principalmente a ricerca e didattica e non visibile al grande pubblico. La narrazione è arricchita da una serie di illustrazioni realizzate sempre da Dotdotdot, insieme a momenti di gioco e sfide.

«Il nostro intervento per l’Orto Botanico di Padova mira a valorizzare lo straordinario patrimonio di conoscenze che questa Istituzione custodisce da secoli, offrendone una rinnovata lettura grazie all’approccio multimediale», ha raccontato Laura Dellamotta, general manager dello studio Dotdotdot. «Avvicinando così un pubblico trasversale ai contenuti in modo innovativo, ampliando l’immaginazione e coinvolgendo anche i più giovani in maniera interattiva».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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