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Oriente e occidente in dialogo nel flagship store Zwilling di Shanghai

Coesistono insieme prodotti in vendita, il design d’interni di Matteo Thun e Antonio Rodriguez, il ristorante “The Twins”


A Shanghai l’interazione fra un imprenditore tedesco, due progettisti – uno italiano, l’altro spagnolo -, e una cuoca tedesca con la passione per i sapori del Mediterraneo ha prodotto il nuovo flagship store di “ZWILLING J. A. Henckels”, azienda nata a Solingen (Germania) nel 1731 e ancora oggi attiva nella realizzazione di prodotti in acciaio di alta qualità per la cucina e la tavola.
Situato nel quartiere di Jing’an, uno dei più importanti distretti commerciali della città, ha aperto i battenti all’interno del “Taikoo Hui Mall” e accoglie il ristorante “The Twins”, con il suo bar e la sua scuola di cucina gourmet, e il negozio monomarca Zwilling. Il progetto di interni porta la firma di Matteo Thun e Antonio Rodriguez, entrambi coinvolti già da tempo dall’azienda tedesca per la realizzazione di oggetti dedicati al mondo della cucina. Ai fornelli e a dirigere la scuola di cucina c’è Cornelia Poletto, chef pluripremiata che ad Amburgo ha creato il suo regno con il proprio ristorante dal 2000 al 2010 (dove ha ottenuto la sua prima stella Michelin), con una particolare salumeria, dotata di ristorante e scuola di cucina, attiva dal 2011 (presente nella Guida Michelin). Da anni, Cornelia collabora anche con Zwilling.

In questa nuova esperienza la carta vincente è stata quella di associare la vendita dei suoi prestigiosi prodotti all’architettura e al cibo di qualità, entrambi capaci di attrarre nuova potenziale clientela attraverso una location esclusiva e un menu che, fra l’altro, ricorda da vicino i sapori italiani, molto graditi ai cinesi.

Poter acquistare, cucinare e gustare del buon cibo consente ai nostri clienti di intraprendere un “viaggio” attraverso il mondo della gastronomia

Erich Schiffers, CEO dell’azienda

Il negozio Zwilling si trova al piano terra, in un ambiente candido dalle linee pulite ed essenziali, dove il legno dei mobili espositori crea un’atmosfera calda e avvolgente. Una scala conduce al piano superiore, reame del cibo e della possibilità di imparare a cucinarlo nella “Gourmet School” secondo gli insegnamenti della chef tedesca. Qui si trova, oltre alla scuola, il ristorante, con il suo bar, l’area per i pasti informali e quella più esclusiva. L’obiettivo dei progettisti è stato quello di creare un dialogo fra la tradizione occidentale e quella orientale, espresso secondo un linguaggio contemporaneo attraverso forme pure e materiali di lusso come la pelle e il velluto, ma anche il legno e l’ottone. Le varie aree sono evidenziate, fra altro, da altezze diverse dei pavimenti e dal tipo di seduta.

Cornelia Poletto, che si è formata accanto al pluripremiato chef italo-tedesco Heinz Winkler e che ai suoi esordi ha lavorato nel ristorante stellato “Anna & Sebastiano” di Anna Sgroi, ama la cucina italiana e mediterranea in generale. Ed è a questa che si ispira per le portate di “The Twins”.
Le tre aree nelle quali si articola il ristorante -“Sea & Cold Food Bar”, “Casual Lunch & Dining”, “Fine Dining”- si distinguono, oltre che nel design degli interni, anche per le diverse proposte gastronomiche. «Il ‘Sea & Cold Food Bar’ offre, insieme ad altre prelibatezze, piatti di pesce e prosciutto iberico invecchiato di cinque anni. Per la zona ‘Casual Lunch & Dining’ prepariamo, nella nostra cucina a vista, piatti ispirati alla cucina italiana e ai sapori mediterranei», spiega la chef. Per l’area “Fine Dining” Cornelia ha ideato un menu esclusivo di otto portate. Tutto da scoprire.

Fuori da “The Twins” e oltre a cucinare, Cornelia scrive libri di ricette, è protagonista di diversi programmi televisivi a tema food, fra i quali “The Taste”, ed è attiva nel sociale. Sostiene l’Ospedale Pediatrico di Altona, distretto di Amburgo, cucinando con i piccoli pazienti, e crede fermamente nell’educazione dei bambini in condizioni di svantaggio come strumento di aiuto nel loro delicato percorso di vita. Dal 2013, infatti, è impegnata nel programma “UNESCO – Education for Children in Need”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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