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Venezia, le Vatican Chapels riaprono in musica

Un’app e una colonna sonora accompagneranno i visitatori nell’esplorazione del bosco della Fondazione Cini


Se l’emergenza Covid ha costretto gli organizzatori a rimandare la 17. Biennale di Architettura di Venezia di Hashim Sarkis, uno dei padiglioni della scorsa edizione continua invece a vivere di vita, e musica, propria. Sono le 10 Cappelle Vaticane, simbolo della prima partecipazione della Santa Sede alla kermesse nel 2018, che dal 2019 fanno parte della collezione permanente della Fondazione Giorgio Cini sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.

Un’installazione suggestiva, immersa nel bosco, allora promossa dal cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio

Cover album ‘Vatican Chapels’

Consiglio per la Cultura, e curata da Francesco Dal Co e Micol Forti, su ispirazione della “cappella nel bosco” dell’architetto svedese Gunnar Asplund, costruita nel 1920 nel cimitero di Stoccolma. Dieci piccole chiese commissionate e progettate da altrettanti grandi nomi dell’architettura – si va Norman Foster a Terunobu Fujimori – che, nelle parole della Fondazione Cini, vogliono «stimolare la riflessione e il dialogo comparativo sulle diverse religioni e tradizioni spirituali».

La particolare suggestività di queste cappelle ha fatto breccia anche in un altro ambito di espressione artistica, quello della musica. È nata così Vatican Chapels – A soundtrack experience, la “colonna sonora” delle chiese, commissionata da Ilaria D’Uva – imprenditrice fiorentina che gestisce il servizio di visite guidate alla Fondazione Giorgio Cini e al bosco dove si trovano le cappelle, che figura anche tra i produttori dell’album –, al noto musicista e compositore Antonio Fresa, autore di premiate colonne sonore per cinema e televisione. Undici tracce in totale, una per ogni cappella, più l’undicesima dedicata al padiglione di ingresso, l’Asplund Pavillion, progettato dai veneziani MAP Studio (Francesco Magnani e Traudy Pelzel). Una costruzione che lo stesso Fresa ha così definito, in termini di ispirazione,


«il brano dedicato al Padiglione Asplund lavora su reminiscenze armoniche, echi timbrici che riportano alla distanza tra la cappella e i luoghi della civiltà».


©Terunobu Fujimori

Musiche, quasi interamente composte da archi e pianoforte, che saranno inserite anche nell’audioguida che accompagna i visitatori nella loro esplorazione del bosco della Fondazione, e che oggi è scaricabile attraverso una app che permette sia di prenotare la visita che di provare altre esperienze, anche in campo gastronomico. In una speciale esperienza immersiva a 360 gradi, alla scoperta della bellezza di questo luogo.

 


Inoltre, dal 26 giugno, in occasione della riapertura al pubblico delle Vatican Chapels dopo oltre tre mesi di chiusura dovuta alla crisi sanitaria, la colonna sonora sarà resa disponibile su tutte le piattaforme digitali di streaming e download.


Contestualmente riaprirà anche il San Giorgio Café con Filippo La Mantia, caffé ristorante dell’isola di San Giorgio, anch’esso teatro di nuove iniziative collegate alle Vatican Chapels.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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