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Terni apre il suo Kid design week festival all’insegna della libertà

Creatività e linguaggio. Ad ottobre la nuova edizione della kermesse dedicata ai più giovani


Preparativi in corso nella città umbra di Terni per la seconda edizione del Kid design week festival, che per sette giorni, dal 3 al 9 ottobre, vedrà alternarsi laboratori, atelier, talk, spettacoli per grandi e bambini, per sperimentare, creare, esprimersi, confrontarsi su argomenti di grande attualità intorno al concetto di “libertà”, il tema scelto quest’anno.

La rassegna è organizzata da Utilità manifesta / design for social Aps in collaborazione con l’amministrazione locale con il contributo della Fondazione Carit Terni, e mette a sistema gli spazi creativi della “città dell’acciaio” che ha saputo dare nuova linfa alle storiche architetture industriali per farne luoghi di cultura, come ad esempio il Caos – Centro arti opificio Siri, nato dalla riconversione dell’ex fabbrica chimica, che oggi ospita spazi espositivi permanenti come il Museo d’arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice, ma anche una vasta area dedicata a esposizioni figurative, oltre al Teatro Sergio Secci e spazi riservati a laboratori didattici e residenze per artisti.

L’evento, patrocinato da Aiap, Associazione italiana design della comunicazione visiva e Adi, Associazione per il disegno industriale, come si evince già dal titolo è incentrato sui più piccoli ma parla anche agli adulti: oltre ad un’ampia offerta di momenti laboratoriali e formativi per la fascia 0 – 14 anni, dedica spazio ai grandi, che sono educatori, pedagogisti, insegnanti e genitori: li invita a ritrovare l’immediatezza del bambino e li interroga sulle visioni che desiderano coltivare per essere gli uomini e le donne di domani.

Tra gli obiettivi del festival quello di evidenziare l’importanza della creatività, non solo a livello pedagogico, ma anche come spazio di recupero dei propri talenti partendo da qualcosa all’apparenza semplice come il disegnare che però è molto di più un’attività manuale essendo di fatto una forma di espressione.


Segno grafico e comunicazione visiva, musica, disegno e movimento ispireranno azioni e riflessioni sui temi libertà e relazione, sostenibilità e scelta.


Tra i partecipanti alla rassegna il gruppo Mook – nato dal progetto di Carlo Nannetti e Francesca Crisafulli, insegnanti presso l’Istituto europeo di design di Roma – che focalizza l’attenzione sull’idea di rigenerazione a partire dalla raccolta e dall’assemblaggio di materiale “scaricato dal tempo”; sempre il collettivo curerà il laboratorio “Prima di me”, che metterà l’accento sull’importanza che le domande assumono per il bambino: cosa c’era prima? dove ero io? di cosa sono fatto? Domande che i più piccoli sentono l’esigenza di porre, e per le cui risposte sono disposti a mettersi in gioco, iniziando a progettare la propria idea di mondo.

Attenzione al linguaggio con parole o_stili, associazione nata con l’obiettivo di responsabilizzare ed educare gli utenti della rete a scegliere forme di comunicazione gentili; a tenerlo Erika Grillo, attrice, pedagogista teatrale ed “ambasciatrice” del gruppo che organizzerà laboratori per ragazzi, ma anche attività co-partecipate genitori-figli alla scoperta degli strumenti digitali e dei social media, in un “dialogo familiare” sulle opportunità della rete.

Ad occuparsi di linguaggio e parole, anche Sabrina D’Alessandro, visual artist e fondatrice del Urps – Ufficio resurrezione parole smarrite, con il suo “Accendipensieri”, per scoprire termini antichi e inventarne di nuovi, un laboratorio che pone l’accento sull’allegria del linguaggio e dell’immaginario, giocando a scoprire parole antiche, sui motivi che le fanno uscire di scena, mettendo in libertà vocaboli smarriti, perduti, dimenticati, restituendoli al tempo presente per proiettarli nel futuro ed inventandone di nuovi.

Spazio anche ai fumetti con Jacopo Spampanato, in arte “Senape” che proporrà una performance laboratorio co-partecipata e costruita con i bambini dal titolo “Esopo buffo”, durante la quale le vignette diventeranno lo strumento per osservare la realtà; mentre l’illustratrice Giada Fuccelli condurrà un talk sulle tecniche di animazione e un laboratorio dove si insegnerà a trasformare un’immagine in un’altra, apparentemente distante, grazie alla magia dell’animazione con la tecnica della rotoscopia che consente di creare un cartone animato, in cui le figure umane risultino realistiche, con il disegnatore che ricalca le scene a partire da una pellicola filmata in precedenza.

Immancabile il cibo con Slow food Umbria per l’iniziativa “È ora di fare i bambini (ci) facciamo (la) merenda”, in collaborazione con Coop e dedicato alle giovani generazioni ed ai genitori che gustano il piacere di saperne di più parlando di libertà, risorse ambientali e sana alimentazione.

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