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© Tenoha Exhibition

Storie di donne samurai: l’iconografia di Benjamin Lacombe a Milano

La mostra ai Navigli è solo l’ultima in ordine di tempo a far felici i fan della cultura nipponica


‘Storie di donne samurai’: a Milano dal 27 maggio (e fino al 26 novembre) apre al pubblico la mostra-viaggio nell’antica Kyoto tra battaglie, frecce e demoni. Allestita presso lo spazio espositivo Tenoha tra i Navigli e la Darsena, primo concept store giapponese d’Europa, la mostra – dal sottotitolo ‘gate to the hidden sanctuary’ a evocare il ‘santuario’ delle donne samurai – è ispirata all’ultimo e omonimo libro di Benjamin Lacombe, autore e illustratore francese fra i nomi più rappresentativi della nuova illustrazione d’Oltralpe, con testi di Sébastien Perez, edito da L’ippocampo Edizioni e in uscita a maggio.

“Donne pronte a ogni sacrificio, condottiere implacabili decise a esercitare il proprio potere con l’orgoglio e con le armi per cambiare il loro destino. Grazie a un percorso multisensoriale, si scoprirà che il codice dei nobili samurai apparteneva anche a formidabili guerriere”, si legge nella presentazione. La mostra è allestita in uno spazio di 1.100 mq dominato da un tempio giapponese con giardino zen e stanze sensoriali. Animazioni, audio ed essenze, scenografie e video in un percorso in cui la tradizione incontra l’innovazione tecnologica.

© Storie di donne samurai, Sébastien Perez, Benjamin Lacombe, L'ippocampo Edizioni

© Storie di donne samurai, Sébastien Perez, Benjamin Lacombe, L’ippocampo Edizioni

Arricchita con illustrazioni dell’artista francese, la mostra consente ai visitatori di esplorare il mondo delle onna-bugeisha, donne guerriere divenute vere e proprie icone a partire dalla più nota Tomoe Gozen e dalle sorelle Miyagino e Shinobu, che nel XVII secolo impararono le arti marziali per vendicare l’uccisione del padre. “Queste e altre donne valorose hanno avuto esperienze significative nella storia e nella cultura, dal passato antico fino ad oggi, senza mai essere abbastanza riconosciute o menzionate nel corso del tempo. Ora è il momento di scoprire e valorizzare queste conoscenze sepolte”.

La mostra “Storie di donne samurai” segue Botteghe di Tokyo e Fantasmi & Spiriti del Giappone (quest’ultima ancora in corso fino al 23 aprile), che hanno attirato più di 200mila visitatori, amanti dell’arte e della cultura nipponica. “Fantasmi e Spiriti del Giappone – Don’t Cross the Red Bridge” è dedicata agli “spiriti” e alle “creature” del Giappone – alter ego dei “mostri” occidentali – un viaggio ispirato alle leggende della tradizione trascritte da Lafcadio Hearn e raccontate visivamente da Benjamin Lacombe. L’artista dà vita ai celebri yokai, creature sovrannaturali che possono assumere sembianze sempre diverse – dal kappa alla donna senza faccia, passando per le kitsune e i kodama. Oltre 10 le stanze a tema.

© Tenoha Exhibition

© Tenoha Exhibition

E per chi vuole “assaporare” l’arte culinaria nipponica Tanoha Milano ha anche un ristorante-giardino in cui è possibile gustare piatti frutto della rielaborazione e unione fra street food e cucina tradizionale giapponese.

A proposito di cucina nipponica a Roma tre le location a firma di Akira Yoshida: dopo il taglio del nastro, nel 2016, del Ramen Bar Akira nel quartiere Ostiense il “raddoppio” con un banco “street food” al Mercato Centrale. E poi la tripletta con il laboratorio artigianale di noodles.

In copertina: © Tenoha Exhibition

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