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Sanità di nuova generazione, con droni che trasportano organi e farmaci

Digitale e tecnologia per la salute, dalle isole veneziane a Roma ecco i primi test


Parla il linguaggio delle tecnologie e del digitale la sanità di nuova generazione. E in Italia sono state annunciate una serie di sperimentazioni e progetti per la consegna veloce di farmaci, e non solo, da e verso gli ospedali ed anche dalle strutture sanitarie a cittadini in difficoltà.  

Drone PROS3

A Torino è stato avviato un progetto di ricerca per il trasferimento d’organi e campioni biologici “in modalità aerea” ossia attraverso l’uso dei droni. In campo il Centro Regionale Trapianti, la Fondazione Dot (Donazione Organi e Trapianti), Città della Salute, Politecnico di Torino, Università di Torino, Enac e le società ProS3 e Mavtech. Il progetto Indorr (usING Drones fOr Organ tRansplantation) fa leva sull’utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto per rendere più veloce ed efficace il trasferimento tra strutture ospedaliere piemontesi, preservando la qualità e conservazione dei materiali e riducendo tempi e costi di trasporto.

Minimizzare i contatti personali e mantenere la distanza sociale al fine di ridurre la diffusione del Covid19: questo l’obiettivo del progetto che vede protagoniste l’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale degli Spedali Civili di Brescia e la società E-Novia nell’ambito dell’iniziativa sperimentale CO-De-19 per l’Agenzia spaziale europea (Esa). E-Novia, aggiudicataria del bando promosso dall’Esa, ha introdotto un sistema autonomo per la contactless delivery basata su un drone di terra in grado di effettuare consegne sia in ambiente indoor sia outdoor. Il braccio robotico garantisce un servizio no-contact al 100%, dalla fase di carico alla ricezione del materiale sanitario, rispettando i rigorosi standard di sicurezza richiesti in ambito ospedaliero: la consegna può essere finalizzata esclusivamente dal destinatario della spedizione, l’unico autorizzato a sbloccare il veicolo e attivare il braccio robotico per il rilascio del pacco. Al fine di validare il servizio la società sta testando la soluzione all’interno del campus ospedaliero degli Spedali Civili di Brescia e il progetto prevede sia la consegna di materiale da laboratorio e merci sensibili dalla farmacia interna ai laboratori di analisi, sia quella di medicinali dalla farmacia interna agli ingressi di differenti padiglioni.

ENovia-Esa3

Dronus Radon

Nelle isole veneziane di Sant’Erasmo e delle Vignole è stato appena annunciato il prossimo avvio di un progetto che prevede l’uso di un drone a propulsione elettrica della società Dronus per la consegna di farmaci ai pazienti cronici. L’iniziativa è promossa dalla Aulss 3 Serenissima e fa seguito alla firma di un protocollo di intesa tra il Comune di Venezia e l’Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, per sviluppare l’utilizzo di sistemi intelligenti di urban delivery nel capoluogo veneto. A fare da hub sarà l’Ospedale Civile di Venezia e l’obiettivo è di estendere progressivamente il servizio ad altre isole della laguna e in una fase più avanzata a tutto il territorio comunale. Stando alle stime la Ausll potrà abbattere del 40% i tempi delle consegne dei farmaci nelle aree lontane dal centro di Venezia e non servite da farmacie.

A Roma è stato firmato a metà ottobre l’accordo tra la Società italiana Sistema 118 (Sis118) e una serie di partner istituzionali e tecnici nell’ambito del progetto Sanitary emergency urban air mobility (Seuam), che prevede il soccorso al paziente in imminente pericolo di vita con l’invio in loco di droni iperveloci, teleguidati dalle Centrali Operative 118, in grado di portare in pochissimi minuti defibrillatori automatici, emoderivati, farmaci, antidoti, materiale sanitario di estrema necessità in caso di emergenze. E sempre nella Capitale lo scorso anno è stata effettuata una sperimentazione di trasporto di materiali sanitari con droni realizzata da Leonardo, Telespazio e Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, in collaborazione con Enac. Il drone ha trasportato, tra il 19 e il 22 ottobre dello scorso anno, materiale sanitario volando tra due siti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù distanti oltre 32 km: dal centro di prelievo di S. Marinella a quello di analisi di Palidoro e viceversa.

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