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Le vendemmia turistica? Adesso è diventata “Doc”

Grazie all’intesa tra Ispettorato nazionale del lavoro e Associazione nazionale Città del Vino ora l’esperienza è “certificata” e sicura


L’Italia si dà alla “vendemmia turistica”, una novità che vede il nostro Paese in pole position, frutto del protocollo d’intesa siglato fra l’Ispettorato nazionale del lavoro e l’Associazione nazionale Città del Vino. Wine lovers, appassionati e anche chi vuole farsi un’idea della vita in vigna durante la fase clou della raccolta dell’uva, potranno vivere la propria esperienza in maniera “certificata”: «Per vendemmia turistica – si legge nel documento che sancisce l’intesa – si intende l’attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata, avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata preferibilmente al soggiorno in strutture ricettive del territorio o alla visita e degustazione delle cantine locali».

Un’attività già offerta da anni da molte cantine e associazioni di settore ma che ora è stata regolamentata con l’obiettivo di diffondere l’enoturismo nel pieno rispetto della sicurezza dei partecipanti. In Italia l’enoturismo cuba un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro e 14 milioni di presenze.


E secondo la classifica appena pubblicata da Love Holidays siamo al primo posto in Europa per enoturismo, a seguire Francia e Spagna.


Una classifica stilata tenendo conto delle aree vitivinicole, del consumo e della produzione di vino, delle recensioni degli utenti, di quantità e qualità di festival e manifestazioni e dei premi ottenuti. «Regolarizzare la vendemmia turistica significa dare un importante impulso all’enoturismo e un’opportunità ulteriore per tutti i territori enologici», evidenzia Angela Radica, presidente delle Città del Vino. «Grazie a questo accordo le cantine potranno far vivere l’esperienza della vendemmia senza incorrere nelle verifiche da parte delle autorità preposte ai controlli sul lavoro». La vendemmia turistica sarà possibile grazie alla supervisione di tutor qualificati o di personale aziendale con adeguata e specifica formazione, nel rispetto delle normative. E i referenti aziendali dovranno vigilare sul rispetto delle prescrizioni in materia di sicurezza e garantire il perseguimento delle finalità culturali e ricreative dell’evento.

Per i wine lovers che vogliono vivere esperienze esclusive svelata da pochi giorni la classifica World’s Best Vineyards 2023, che mappa le migliori e le più belle cantine al mondo, mete ambite per l’enoturismo e anche per gli appassionati di architettura. Sono sette le aziende italiane in classifica con Ceretto nella Top50 e Antinori nella Hall of Fame. Al primo posto mondiale Catena Zapata in Argentina. Nell’edizione 2023 si è registrato un numero record di new entry, a dimostrazione della crescente domanda da parte dei turisti di tutto il mondo di esperienze al top accompagnate da un’ampia gamma di attività. Numerose intanto le manifestazioni e le attività della stagione estiva 2023 dell’enoturismo italiano. Ricco il calendario di appuntamenti di “Calici di stelle”, la kermesse organizzata dall’Associazione città del vino e dal Movimento turismo del vino che fino al 20 agosto vedrà protagoniste numerose città e cantine a livello nazionale.

In copertina: ©worldsbestvineyards

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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