Search for content, post, videos

Il Mit di Boston lancia un concorso di idee per la Venezia di domani

Le proposte dovranno saper coniugare la dimensione artigianale con l’high tech per contrastare lo spopolamento


Venezia capitale della sostenibilità. La città rilancia sulle iniziative in chiave green & tech e punta ad affermarsi come “laboratorio” nazionale per la sperimentazione di progetti innovativi da replicare anche in altre aree del Paese. E addirittura è il prestigioso Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston ad accendere i riflettori sulla città con la open call “MitdesignX Venice”, concorso d’idee che punta a individuare le dieci migliori per la Venezia di domani; progetti che sappiano coniugare la dimensione artigianale con l’high tech per contrastare lo spopolamento.

Sarà possibile presentare le domande di partecipazione dal 28 maggio all’8 luglio; quattro i temi in concorso: Tutela e valorizzazione del patrimonio artistico ed architettonico, Turismo del futuro, Acqua, energia e ambiente, Strumenti e servizi per città e cittadini. I dieci progetti saranno selezionati entro i primi di agosto e, grazie a una serie di incontri che si terranno fra settembre e novembre da docenti del Mit di Boston, si procederà poi all’avvio della fase operativa, quella che prevede di trasformare le idee in progetti di business a tutti gli effetti attraverso la costituzione di startup.

Intanto si prepara a entrare nel vivo il progetto “Fondazione Venezia capitale mondiale della Sostenibilità”: nei giorni scorsi Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, è stato nominato vicepresidente della Fondazione e ha annunciato la roadmap.

Promozione del territorio, ricerca e innovazione i capisaldi di questo piano che ha l’ambizione di sviluppare un’azione condivisa che possa produrre ricadute e impatti positivi per tutta la regione.

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto

L’iniziativa è stata tenuta a battesimo il 20 luglio del 2021 con la costituzione della Fondazione nell’ambito della Conferenza Clima al G20 Economia. Dopo la stesura dello Statuto, il 14 marzo di quest’anno è nata ufficialmente la Fondazione “Venezia capitale mondiale della sostenibilità” alla cui presidenza è stato nominato il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta. La Fondazione partirà con otto progetti e il flusso di finanziamenti ipotizzato va da due a quattro miliardi, e si stima peserà sul Pil del Veneto per dieci miliardi.  In campo oltre alla Regione Veneto e al Comune di Venezia, anche istituzioni nazionali – Università Ca’ Foscari e Iuav, Conservatorio Benedetto Marcello, Accademia di Belle Arti, Fondazione Cini, Confindustria Veneto – e aziende fra cui Generali, Snam, Eni, Enel e Boston Consulting Group.

In tema di progetti che puntano a coniugare tecnologie ed ecosostenibilità ha da poco compiuto un anno – dopo la conclusione della fase sperimentale – la Smart control room realizzata da Tim che ha trasformato Venezia in una smart city a tutti gli effetti. Nella “centrale” – localizzata nella nuova sede della Polizia – confluiscono in tempo reale le immagini riprese dalle 400 telecamere di sorveglianza, i dati sul traffico su acqua e terra nonché quelli sulle previsioni meteo e sulle presenze fisiche nel territorio. Una mole di informazioni che elaborate grazie all’uso di tecnologie di machine learning consente di monitorare la città ma anche di simulare scenari e attivare progetti per aggiustare il tiro in chiave di pianificazione strategica per proteggere la laguna.

E in tema di protezione della laguna la Commissione oceanografica governativa dell’Unesco in collaborazione con il Gruppo Prada ha scelto Venezia per la creazione del primo asilo in cui si insegna ai bambini a proteggere il territorio. L’asilo “Kindergarten of the lagoon” è un “modello” che prevede lezioni all’aria aperta nonché attività realizzate nelle isole della laguna e al Lido di Venezia ma anche in musei, per educare le nuove generazioni alla sostenibilità ambientale. Le scuole che si candideranno per aderire al progetto saranno selezionate sulla base della loro programmazione e dell’interesse a sperimentare le attività outdoor. E potranno partire con i corsi già dal nuovo anno scolastico.

Last but not least nasce a Venezia “Wetlands” la prima casa editrice totalmente green: i libri sono realizzati, prodotti e stampati nella laguna da manodopera del posto su carta eco-sostenibile e copertine in alga–carta. Il piano editoriale prevede 15 testi in uscita tra quest’anno e il 2023 e poi circa 10 titoli all’anno. Fra gli autori del biennio 2022–2023 Frank Westerman, Régis Debray, Tash Aw, Isham Matar, Robert Davis, Claire Judde de Lariviere, Giandomenico Romanelli e Costanza Jesurum.

In copertina: piazza San Marco, Venezia. © Lukas Krasa

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Accedendo a questo sito, chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi