Search for content, post, videos

Il campo dei giganti per ricordare la piaga della Xylella in Puglia

A realizzare l’opera, unica nel suo genere, l’artista Ulderico Tramacere


Il campo dei giganti”: questo il nome dell’opera di land art a firma dell’artista Ulderico Tramacere per dare memoria e nuova “vita” agli ulivi devastati dalla piaga della Xylella in Puglia. Quel che resta delle piante secolari – distrutte nel corso degli anni dal batterio che ha invaso il territorio e continua ancora a fare danni – è stato trasformato in una particolare “installazione” unica nel suo genere. A Nardò, in provincia di Lecce, dei circa cento ulivi secolari piantati nell’area di Santa Chiara considerati un vero e proprio “gioiello” da parte della stessa Regione Puglia per il loro valore storico-culturale, non restano che carcasse di tronchi, mutilate dal virus e dalle necessarie opere di bonifica per sterminare il batterio. Ed è partendo da quel che resta degli ulivi che Tramacere ha trasformato il campo e lo skyline: la distesa di calce bianca riversata sugli ulivi imprime al paesaggio un inquietante e al contempo scenografico aspetto e grazie alla maestria di Donato Nestola, tronchi e rami sono stati potati come sculture al vento, fermate in un “per sempre” che ne rievoca la linfa che fu.

© Il campo dei giganti

«Si tratta di un progetto che coniuga memoria e futuro. Gli alberi saranno soggetti a potatura per ottenere un complesso scultoreo di straordinario impatto visivo, con la cura di preservare tutti i punti verdi in cui si spera possa ancora rinascere vita. Sarà steso sugli ulivi un velo di calce bianca, che richiama la nobiltà marmorea, atto a perpetuare il loro statuto secolare, ma attraverso un materiale ecosostenibile e largamente utilizzato in agricoltura», si legge sul profilo Facebook “Il Campo dei giganti” in un post che spiega l’iniziativa nata a seguito della donazione dell’area da parte della famiglia Tarantino.

«L’intento – spiega l’associazione Campo dei giganti – era di non procedere alla sola ripiantumazione di nuove varietà – l’attività agricola è infatti destinata ad altri terreni di proprietà – ma di preservare la memoria storica di questi esemplari straordinari credendo nel potere trainante dell’azione creativa».

Grazie all’uso delle tecnologie digitali ciascuna pianta è stata mappata e resa accessibile a chiunque con indicazioni sul singolo intervento artistico.

«Accanto all’operazione di land art, contestualmente si intende conferire nuovo valore alla mappatura regionale con la creazione di una mappa digitale, che attesti non soltanto lo stato attuale dei Giganti, ma che viva nella fruizione virtuale attraverso link interattivi. A ciascun albero mappato, infatti, corrisponderà un’opera nella nuova configurazione assunta», spiega l’artista.

Il progetto Campo dei giganti fa seguito, peraltro, a quello fotografico “Nylon” che Ulderico Tramacere ha condotto a partire dal 2016, e che riguarda il tema dell’epidemia di Xylella nel Salento. Gli scatti presentati per la prima volta nel 2018 presso Mia Photo Fair – il progetto è risultato vincitore del Premio Ram Sarteano – sono stati poi esposti in contest nazionali ed internazionali, fino alla mostra presso l’Università Bocconi di Milano nel 2020. «Nylon è parte della trilogia Ovunque Proteggi­ – spiega Tramacere – un lavoro che racconta avvenimenti contemporanei come l’epidemia di Xylella, il dramma dei migranti ai confini d’Europa, le devastazioni ambientali attraverso il filtro stilistico dei film plastici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Accedendo a questo sito, chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi