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Dantedì 2021, dalla botanica della Divina Commedia alle città del Sommo Poeta

Linguaggi, immagini, luoghi e contaminazioni per il padre della lingua italiana


Dalla botanica della Divina Commedia, al rapporto tra Dante e le città di Firenze, Verona o Ravenna. Storie che richiamano linguaggi e immagini, luoghi e contaminazioni. Mostre tematiche, itinerari, eventi e libri, sono molti gli omaggi dedicati al Sommo Poeta: celebrazioni che culmineranno il 25 marzo 2021, il cosiddetto “Dantedì”, nell’anno in cui ricorre il settimo centenario della morte di Dante Alighieri.

Istituito dal Ministero della Cultura nel 2020 il “giorno di Dante” rappresenta, secondo gli studiosi, l’inizio del viaggio letterario del poeta nell’aldilà. E l’Accademia della Crusca, impegnata nella diffusione e nello studio della lingua italiana, non manca di onorare Alighieri con il suo progetto di un “Vocabolario Dantesco” e con l’iniziativa “La parola di Dante fresca di giornata”, una sezione del sito dove ogni giorno la Crusca propone un vocabolo del lessico del Sommo. Tra le altre proposte anche quella del Corriere.tv, piattaforma digitale del Corriere della Sera, che propone invece 20 brevi video tematici dove il giornalista Aldo Cazzullo – autore del volume “A Riveder le stelle”, uscito per Mondadori – ripercorre il viaggio negli Inferi di Dante, il poeta che grazie ai suoi versi «ha contribuito a creare l’Italia». Ecco perché, sempre secondo Cazzullo, «quello di Dante è un viaggio che riguarda tutti noi». Tra gli altri autori che hanno pubblicato su Dante anche lo storico Alessandro Barbero, meticoloso nella ricerca e nell’interpretazione delle fonti, con ritratto a tutto tondo, avvicinando il lettore alle consuetudini, ai costumi e alla politica di una delle più affascinanti epoche della storia: il Medioevo.

Ritratto di Dante che mostra la Divina Commedia (1456) – Domenico di Michelino

Siamo appena al secondo anno della ricorrenza e già assistiamo ad una crescita delle iniziative, nonostante il momento difficile che stiamo attraversando. Sono centinaia gli eventi in tutta Italia nei musei, nei teatri, nelle biblioteche e negli archivi. La gran parte sono in streaming, ma danno la prova esatta di quello che in poco tempo è successo intorno al Dantedì, che nei prossimi anni diverrà un pezzo stabile e importante della storia d’Italia.

Dario Franceschini, Ministro della Cultura

Tra le altre iniziative in campo per il Dantedì, quella dello stesso Ministero della Cultura, che mescola poesia e botanica: si tratta di un’esclusiva anticipazione della mostra della Biblioteca Medica Statale di Roma “Dante e l’arte della medicina”, che inaugurerà ufficialmente online il 25 marzo; piante officinali, erbe e fiori citati nella Divina Commedia e dal forte valore allegorico “sbocceranno” sulle pagine ufficiali del Mic, da Instagram a Facebook. Sempre sul sito del Ministero della Cultura saranno fruibili in questo periodo oltre 200 iniziative in modalità remota, e il palinsesto è in continuo aggiornamento. «In futuro ricorderemo queste prime edizioni, svoltesi durante la pandemia, ma che hanno fatto partire questa giornata con così tanta determinazione» ha detto ancora il Ministro Franceschini.

Immagine tratta dal profilo Facebook del Ministero della Cultura. Ph. © Comunicazione MiC

Il Circolo dei lettori, invece, dà appuntamento al pubblico sulla propria pagina Facebook dalle ore 18 del 25 marzo, per il talk “Le donne di Dante”: Marco Santagata, autore dell’omonimo libro, racconta il grande poeta fiorentino attraverso le figure femminili che egli conobbe di persona o di cui sentì parlare, e che ne accompagnarono l’intero cammino.

Un calendario ricco di iniziative, quello per il 2021, che culminerà nella diretta serale Rai dal Quirinale, dove Roberto Benigni reciterà il XXV canto del Paradiso. Un viaggio nel tempo e nello spazio, che Pantografo ha già presentato sotto la lente di alcuni luoghi che hanno caratterizzato la vita del Poeta.

A Firenze, la Fondazione Teatro della Toscana, in occasione del restauro del cenotafio di Dante nella Basilica di Santa Croce (che sarà presentato la mattina del 25 marzo), ha in programma dalle ore 11 la recita di terzine dal I canto dell’Inferno e dal XXXIV canto del Purgatorio, lette dall’attrice Monica Guerritore. Nel pomeriggio, invece, sarà presentata l’app “In Toscana con Dante”, realizzata nell’ambito del progetto “Dante o Tosco” della Regione Toscana, per inaugurare un nuovo sodalizio tra turismo e contenuti culturali.
Sempre in occasione del Dantedì saranno inaugurate le passeggiate tematiche in città alla scoperta delle targhe che citano la Commedia: un intreccio tra evidenze architettoniche e tracce documentarie. I primi due appuntamenti saranno il 25 marzo alle ore 15 e alle ore 16.30, ma l’iniziativa proseguirà tutte le domeniche alle 10 e alle 11.30: le informazioni per partecipare agli incontri e a tutti gli altri eventi fiorentini sono disponibili sul sito “700 Dante Firenze”.

Una delle targhe dantesche a Firenze. Immagine tratta dal sito © 700dantefirenze.it

A Verona, la “seconda casa” di Dante dopo l’esilio dalla Toscana, sono in programma per il Dantedì alcuni documentari per condurre il pubblico nei luoghi cari al poeta, mescolando immagini, musiche e Cantiche della Commedia, interpretate da attori e ospiti speciali come Lino Guanciale, Filippo Nigro, Isabella Ragonese, Vinicio Marchioni e Leo Gullotta. Altri due video-appuntamenti daranno agli spettatori alcuni assaggi in anteprima della mostra “Dante negli archivi. L’Inferno di Mazur”, allestita al Museo di Castelvecchio (in programma fino a ottobre 2021) e permetteranno di assistere ai dietro alle quinte del restauro in corso della statua di Dante in Piazza dei Signori. La chiusura del Dantedì, alle 17.30, è invece affidata al talk in diretta tra il dantista Zygmunt Baranski dell’Università di Cambridge e il filologo Paolo Pellegrini dell’Università di Verona, autore del recente libro “Dante Alighieri. Una vita”, edito da Einaudi.
Anche in questo caso la lista completa degli eventi in programma per la giornata del poeta è disponibile sul sito ufficiale “Dante a Verona 1321-2021”.

Statua di Dante in Piazza dei Signori

Dalla città scaligera, a Ravenna: nella città che per Dante fu “lo ultimo refugio” prima della morte, oltre a numerose iniziative didattiche, saranno celebrati alcuni gesti rituali. Tra questi, la cerimonia di rabbocco dell’olio della lampada perenne, pratica quotidiana che permette a questo dono portato dai fiorentini per onorare il poeta di essere sempre accesa, alimentata da olio proveniente dai colli toscani, consegnato annualmente da un corteo solenne. Seguiranno poi le letture di alcuni canti della Commedia. Sempre nella mattinata del 25 marzo, il regista e attore Massimiliano Finazzer Flory presenterà in anteprima assoluta il suo cortometraggio “Dante, per nostra fortuna”. Tutti gli eventi sono fruibili online sul sito Vivadante.it e sulla pagina Facebook “Ravenna per Dante”.

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