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Con la primavera fioriscono e riaprono i giardini italiani

Da Tulinpark alla Villa della Pergola, tante le opportunità per immergersi tra profumi e colori sempre diversi


Per gli amanti dei fiori e delle passeggiate all’aria aperta la primavera italiana regala alcune primizie davvero speciali. Dopo i lockdown passati, da qualche giorno è possibile riaccedere ad alcune location uniche nel loro genere a partire dal Giardino di Ninfa a Latina, definito dal New York Times il più bello e romantico al mondo.

Monumento naturale della Regione Lazio dal 2000, il giardino vanta una lunga storia: fu realizzato attorno a un tempio di epoca romana, quello di Ninfa, e nel corso dei secoli è passato di mano in mano, dai papi alle famiglie nobiliari all’ultima erede Lelia Caetani. Furono proprio i Caetani, dall’Ottocento in poi, a trasformare un’area finita quasi in rovina attraverso la bonifica delle paludi, il restauro degli edifici fra cui il palazzo baronale, la piantumazione di cipressi, lecci, faggi e rose a insediarvi la propria casa di campagna oggi sede di alcuni uffici della Fondazione Roffredo Caetani tenuta a battesimo nel 1972 da “Donna Lelia” – alla quale si deve anche la creazione del cosiddetto rock garden – per preservare il giardino e il castello di Sermoneta.

Dai ciliegi ai meli ornamentali che in primavera si esprimono in tutta la loro bellezza, dalle magnolie alle betulle, dagli iris palustri a una ricca varietà di aceri giapponesi: molti i “pezzi” pregiati fra le circa 1.300 piante presenti nel giardino in cui si contano anche un centinaio di specie di uccelli. E per un’esplorazione a 360 gradi vengono organizzate visite guidate durante i weekend.

Per restare nel Lazio ha riaperto al pubblico anche il Tulipark di Roma il più grande giardino in stile olandese d’Italia: 900mila esemplari di 115 varietà diverse per un vero e proprio tripudio di colori.


E non si tratta solo di un’esperienza visiva: c’è anche l’opportunità di imparare a cogliere e portare a casa i fiori e realizzare bouquet personalizzati.


In tema di tulipani, sulle sponde del Lago Maggiore a Verbania nei Giardini Botanici di Villa Taranto – 70 le varietà di bulbi presenti fra giacinti, camelie, magnolie, rododendri, narcisi, viole e muscari – la principale attrazione è il Labirinto un sentiero di circa 400 metri dove si possono ammirare alcune chicche, dai tulipani a fiore di peonia come il Carnaval de Nice al  Ballerina a fiore di giglio passando per il “Vincent van Gogh” dalle creste sfrangiate.

È la città di Padova ad ospitare il primo orto botanico al mondo, la fondazione risale al 1545 quando era utilizzato prevalentemente per la coltivazione di piante medicinali. Patrimonio dell’Unesco dal 1997 si trova nel cuore della città e all’interno c’è anche un giardino della biodiversità con una serie di percorsi tematici. Si può ammirare nell’orto botanico di Palermo l’albero del pane una specie molto rara e presente soprattutto nel sud est asiatico. Ma la vera protagonista del giardino siciliano è la zagara, il fiore dell’albero di arance. Per una visita “in volo” del giardino cliccare qui.

Tripudio di glicini nei giardini di Villa della Pergola ad Alassio con 30 differenti varietà. Ed è possibile ammirare anche una collezione di Agapanthus – pianta originaria del Sudafrica – la più grande d’Europa nonché agrumeti, roseti e giardini di bambù.

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