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Ci sono 68.415 motivi per liberarsi dalla plastica

Il pluripremiato corto dello studio Gogoframes lancia l’allarme sulle contaminazioni di questo materiale


L’emergenza ambientale che il pianeta sta attraversando non riguarda unicamente l’impatto sul territorio, sugli animali e sulla vegetazione. Interessa principalmente gli esseri umani, che a causa della contaminazione da microplastiche nella catena alimentare si trovano inconsapevolmente ad essere le prime vittime dell’inquinamento ambientale della plastica.

Secondo una ricerca dell’Università Heriot-Watt di Edimburgo, ogni anno una persona ingerisce mediamente 68.415 fibre di plastica potenzialmente pericolose, semplicemente mangiando.

Antonella Sabatino e Stefano Blasi.© Riccardo Ferranti

Antonella Sabatino e Stefano Blasi

Da questo presupposto parte il cortometraggio dal titolo “68.415” appunto, il primo di Gogoframes, società di produzione fondata nel 2018 a Roma da Antonella Sabatino e Stefano Blasi.

Il film, scritto con Demetrio Sacco, porta lo spettatore in un mondo senza cibo e invaso dalla plastica, dove la clinica Zigle sperimenta un nuovo metodo di rieducazione alimentare. Nella clinica viene accolta Giulia, giovane ragazza dai modi gentili molto timorosa verso questa nuova pratica alimentare. La ragazza partecipa alle sedute collettive propedeutiche alla rieducazione dei partecipanti verso un radicale cambiamento di vita, dietro cui si cela una verità inimmaginabile.

Il film ha ricevuto due finanziamenti: il primo vincendo il bando Nuovo Imaie (settore video anno 2018 – Cortometraggi) e ottenendo 20mila euro, il secondo grazie ai contributi selettivi del Mibact 2019, pari a 30mila euro. Il corto ha anche tre produttori associati: RainDogs srl, TaplessFilm Srl e Articolture.

«Abbiamo avuto tanto tempo per lavorare al film, avendo anche la fortuna di essere in due e avere due teste che vedevano due immagini diverse ma che sono confluite in una unica storia dal messaggio molto chiaro e netto. La fase di raccolta fondi è stata ben coordinata e ha portato il corto ad un livello superiore, grazie a professionisti ben strutturati che si sono fiondati nel progetto. Basti pensare alla campagna di crowfunding del 2020 progettata durante il lockdown, dove quasi 300 persone hanno creduto al progetto con il loro contributo», dice Blasi.


Il corto affronta la tematica ecologista con un taglio inquietante che fa riflettere, portando lo spettatore a interrogarsi su cosa sia finzione e cosa possibile scenario futuro.


68.415 proietta il pubblico in una dimensione lontana ma estremamente simile a quello che viviamo ogni giorno, illudendolo di essere davanti alla rappresentazione di un mondo paradossale, che invece si rivela essere drammaticamente vicino alla realtà.

«La ragione che ci ha spinto a realizzare 68.415 è molto semplice: vorremmo convincere sempre più persone ad abbandonare la plastica, in particolare quella usa e getta. Abbiamo organizzato una serie di attività parallele durante la realizzazione del film, come ad esempio dibattiti e clean up organizzati. La sceneggiatura è stata molto importante anche per gli attori che, nonostante avessero tutti una grande esperienza, hanno accettato a scatola chiusa e sono stati contenti di far parte di questo progetto. Per questo anche le co-produzioni sono state importanti» dichiara Sabatino.

Il corto, dopo aver debuttato e vinto il Méliès d’argent al Trieste Science+Fiction festival nel novembre 2022, ha partecipato a oltre 30 festival a livello internazionale e vinto i seguenti premi:

Riff – menzione Speciale

Amarcort – Menzione Fellini, Premio Giuria popolare, Premio speciale Hera

Corto Dorico – Premio Asc Acec Sentieri di cinema

Asti International Film Festival – Francesca Valtorta Miglior Attrice

Italia Green Film Festival – miglior cortometraggio

Figari International Short Film Festival – menzione speciale della giuria popolare

Inventa un Film – miglior corto green

Clorofilla Film Festival – premio speciale

Dopo il grande successo del corto, Gogoframes sta lavorando ad altre due storie sempre improntate sulla sostenibilità e sulla crisi ambientale: una riguardante l’inquinamento da amianto e l’altra che darà vita a un corto di animazione stop motion sulla vita segreta delle piante.

Di seguito il link al trailer del cortometraggio 68.415: https://youtu.be/9B7jeq8465Y

In copertina © 68.415 – un film di Antonella Sabatino e Stefano Blasi

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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