Search for content, post, videos

Arte e ingegneria, le sculture cinetiche di Theo Jansen in scena a Milano

Fino al 19 maggio, una mostra sulle creature nate dal genio dell’artista olandese al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia


L’arte e la scienza sono state spesso considerate come lo Ying e lo Yang. Due elementi contrapposti, simbolo di due concezioni dell’essere agli antipodi e difficilmente accostabili. In realtà, il genio e le capacità peculiari di alcuni individui, ci permettono da secoli di capire come i punti di contatto siano molti e in grado di generare prodotti particolari e capaci di colpire per la loro bellezza e complessità. Uno di questi è senza dubbio Theo Jansen, artista olandese che unendo le sue conoscenze matematiche al suo talento, da quasi trent’anni progetta e costruisce le Strandbeest (“animali da spiaggia”). Queste grandi creature ibride e dall’aspetto zoomorfo sono in grado di muoversi da sole grazie alla sola forza del vento e saranno protagoniste della mostra “Dream Beasts. Le spettacolari creature di Theo Jansen”, che si terrà al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano fino al prossimo 19 maggio. L’esposizione si inserisce nel quadro più ampio degli eventi internazionali che si terranno nel capoluogo lombardo nello stesso periodo: le celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, la Triennale, il Miart e il Salone del Mobile.

Per capire meglio il progetto artistico, arrivato per la prima volta in Italia, è utile dare un rapido sguardo al background dell’artista. Dopo aver studiato fisica all’Università di Delft senza concludere gli studi, approfondisce i campi della robotica e dell’aeronautica. Negli anni ottanta si dedica invece agli algoritmi allo scopo di progettare organismi viventi e autonomi. E proprio questo studio è alla base delle sculture cinetiche, le Strandbeest, che inizia a realizzare a partire dagli anni ’90. Ognuna di esse ha un nome latino che non solo ne indica la specificità, ma anche il livello evolutivo all’interno di un vero e proprio albero genealogico. Similmente a quanto descritto da Charles Darwin nel suo “L’origine delle specie”, queste creature sono state sviluppate e rese più complesse grazie alle conoscenze acquisite nel processo costruttivo delle precedenti. Una sorta di “selezione naturale” che ha portato le più riuscite a sopravvivere fino ad oggi.


A rendere ancora più caratteristiche queste creature inanimate è la loro capacità di muoversi in maniera autonoma.


Animaris Siamesis, la più grande tra le opere dell’artista

Grazie ai suoi studi, infatti, Jansen ha travalicato i confini dell’arte e dell’ingegneria realizzando strutture in grado di modificare il proprio comportamento su base percettiva. Grazie a dei semplici sensori, le Strandbeest reagiscono agli stimoli dell’ambiente che le circonda. Un esempio? Possono rilevare il crescere della marea e così optare per un percorso differente. Una possibilità non così improbabile visto che il loro habitat naturale è la spiaggia, in particolare quella della costa olandese dove il vento è un elemento che non manca mai. A contraddistinguerle è un aspetto scheletrico, restituito dai materiali utilizzati per la loro costruzione (tubi in plastica, fili di nylon e nastro adesivo). La loro complessità ingegneristica è definibile dai numeri della più grande delle creature, la “Animaris Siamesis”, composta da sei unità di movimento per un totale di 72 gambe ed un peso di oltre 200 kg.

La mostra è ospitata negli spazi del padiglione Aeronavale del Museo e ha l’intento di stimolare nei visitatori l’interesse rispetto ai valori dell’innovazione e della sostenibilità, entrambi centrali nella ricerca dell’artista. Sarà così possibile passeggiare accanto a 13 Strandbeest apprezzando anche la naturalezza dei loro movimenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Accedendo a questo sito, chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi