Search for content, post, videos

Mobilità elettrica ed energia green al Fuorisalone: pit stop alla fermata della Metro 1 di Porta Venezia

L’impegno e la condivisione sui temi della sostenibilità verso un futuro migliore al centro della prima giornata di lavori dell’innovativo format BluE, ospitato nel mezzanino della Metro 1 di Porta Venezia per la Design Week milanese.

L’iniziativa, organizzata da SG Company e M. Seventy Group e patrocinata dal Comune di Milano, ha previsto 6 giorni di talk tematici, installazioni e mostre per parlare di mobilità elettrica ed energia green, argomenti che coinvolgono molti aspetti della realtà quotidiana, dalla logistica al design, dalla ricerca scientifica alle applicazioni tecnologiche, fino al mutamento degli stili di vita. Per il pubblico, disponibili anche prove su strade dei mezzi di trasporto di ultima generazione, in particolare nel Blue Village di Corso Buenos Aires e Piazza Oberdan, mentre in diversi punti della città si potevano trovare i “BluE HUB”, vere e proprie isole tecnologiche dello sharing.

Tra i partner, realtà in prima linea nell’ambito della mobilità elettrica tra cui BMW, Hitachi Rail STS, il gruppo assicurativo Allianz e Automobile Club Milano.

Alla conferenza principale del 9 aprile  – Energia e sostenibilità: impegno e condivisione per muoversi verso un futuro migliore – sono intervenuti l’assessore all’Urbanistica, al Verde e all’Agricoltura del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, Nicola Armaroli del CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Generoso Immediato di Hitachi Rail STS.

L’introduzione, curata dal giornalista Massimo degli Espositi, ha preso le mosse dall’analisi dello stato dell’arte, fotografato dalla Banca Mondiale, su come i vari paesi si stianopreparando alla transizione verso un sistema energetico sostenibile. In testa ci sono i paesi nordici, mentre l’Italia è al 29° posto, poco distante dagli USA. Si conferma, quindi, che alcune piccole realtà sono piuttosto avanzate sul tema, ma incidono poco perché i volumi che muovono sono bassi.


Sull’altro piatto della bilancia troviamo l’obiettivo per il 2050 di ridurre fino a quota zero le emissioni di Co2, insieme al fatto che il mondo quest’anno ha raggiunto il record storico di consumo di combustibili fossili, due elementi che sembrano in netta contraddizione tra loro.


Secondo Nicola Armaroli del CNR,  “il problema affonda le radici nel fatto che ci sono paesi che stanno crescendo in maniera esponenziale come l’Indonesia. Per poter contenere il cambiamento climatico in corso – ha affermato Armaroli – dobbiamo cominciare a eliminare Co2 dall’atmosfera, ma il costo per affrontare questa operazione è troppo alto. Stiamo lavorando per ottenere combustibile dall’energia solare, cercando di imitare la natura, con un processo più semplice ed efficiente, che richiede un salto tecnologico decisivo. Perciò stiamo cercando di far finanziare all’Europa un grande progetto che vada in questa direzione, ma nonostante il nostro continente abbia le conoscenze, i laboratori e le grandi aziende per avviarlo, facciamo fatica a convincere la parte politica sull’urgenza di questo tema”.

Per Generoso Immediato, di Hitachi Rail STS “è fondamentale capire dove si possa trovare una soluzione alternativa. La nostra strategia di business è radicata nei valori di sostenibilità e realizziamo tecnologie all’avanguardia per risolvere problemi nell’ambito dei trasporti e dell’efficienza energetica. Negli ultimi anni sono stati fatti molti passi in avanti nella mobilità ferroviaria: considerando come il treno interagisce con l’erogazione di energia, è sicuramente il mezzo di trasporto best in class. Dal suo funzionamento possiamo trarre buoni spunti dal punto vista ingegneristico: efficienza energetica, ottimizzazione della ricarica delle batterie, miglioramento delle timetable orarie delle corse, riciclo dell’energia elettrica. Unire queste conoscenze all’evoluzione in atto nell’urbanistica è la chiave di volta per andare nella direzione di una città intelligente, che fornisca a sua volta dati e la possibilità di intervenire in modo proficuo a livello di sistema”.

Un esempio significativo è l’esperienza della metro 5 di Milano, “la prima linea in città con un sistema di guida completamente automatico che raggiunge i 50 secondi di cadenzamento  – ha ricordato Immediato – ed è gestita da un’unica centrale di controllo, da cui è possibile eseguire qualsiasi comando sui treni in movimento e su tutti gli ambienti. Guardando al sistema metropolitana di Copenaghen, si può ancora migliorare, lavorando sulle statistiche dei flussi di passeggeri, con l’obiettivo di prevedere un aumento del numero dei treni in servizio solo se c’è effettiva domanda, guadagnando in efficienza e risparmiando sui costi complessivi”.

L’assessore Maran ha ricordato che la tecnologia può fare la sua parte, ma è necessario che sia accompagnata dal cambiamento degli stili di vita da parte dei cittadini. “La politica deve prendere delle decisioni in tal senso – ha dichiarato l’assessore – In Italia 10 anni fa non c’era l’alta velocità e per andare da Milano a Roma si prendeva l’areo, ora per lo più si utilizza il treno. Certo, se bisogna spostarsi dal nostro capoluogo a Parigi l’aereo batte il treno, ma si tratta di una competizione interessante dal punto di vista ambientale, perché il treno inquina poco e l’aereo molto. Il problema è complesso e in continua evoluzione – ha aggiunto Maran – purtroppo non esistono una tecnologia singola e una linea politica univoca che possano risolverlo definitivamente. Occorre mettere insieme diverse forme di pensiero e spiegare che un mutamento culturale è necessario, superando l’incapacità sperimentata fino ad oggi di raccontare una visione complessiva del cambiamento. È utile impegnarsi anche a livello locale – ha proseguito Maran – per lavorare sulla specificità di ciascun territorio, come stiamo facendo anche a Milano: diminuzione delle auto diesel, incremento del verde in città recuperandolo spazi occupati da auto parcheggiate in sosta vietata – di cui il progetto di riqualificazione di Corso Sempione è un esempio concreto e attuale- realizzazione di nuovi parchi, insieme alla predisposizione di regole che innalzino i livelli di prestazioni energetiche richieste per le nuove costruzioni”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Accedendo a questo sito, chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi