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Como a Natale, tra food e design 5 indirizzi da appuntare

Senza perdere il Magic Light Festival che colora palazzi e piazze fino al 6 gennaio 2020


Da Torino a Salerno, le luci d’artista illuminano diverse città italiane nelle festività natalizie e tra le mete che meritano una tappa c’è Como che anche quest’anno si trasforma in un luogo speciale grazie alla magica atmosfera natalizia della Città dei Balocchi giunta alla 26esima edizione. Una festa di immagini e colori grazie alla creatività delle proiezioni che animano le facciate delle principali piazze. Come da tradizione, anche il 2019 ha un tema che riunisce gli eventi e le iniziative in programma e lo slogan scelto per questo appuntamento è “Amiamo il pianeta!”, particolarmente sentito in un momento storico in cui la salvaguardia dell’ambiente e dei suoi ecosistemi è di fondamentale importanza. Ecco che l’ampio uso di tecnologia led a bassissimo consumo per le illuminazioni, la tematizzazione delle iniziative per diffondere maggiore consapevolezza sul problema ambientale e la promozione di laboratori didattici, sono solo alcune delle attività che la Città dei Balocchi ha in serbo per l’edizione di quest’anno, all’insegna dell’ecosostenibilità.

Le luminarie. Non c’è Natale senza luminarie e non c’è Città dei Balocchi senza l’ormai famosissimo festival di luci natalizie Magic Light Festival che accenderà i palazzi della città fino al 6 gennaio 2020 (Pantografo Magazine ha raccontato anche l’edizione 2018). Il benvenuto ai visitatori di Como a Natale sarà dato da una grande proiezione luminosa sulla parete rocciosa sotto il Baradello. Per le vie della città, a fare da fondale alle proiezioni architetturali, realizzate con il contributo di Amici di Como, saranno decine di angoli artistici: da Piazza Duomo con la cattedrale e il Broletto, a piazza Grimoldi, da Piazza Verdi a Piazza San Fedele a Piazza Volta. Novità di questa edizione, la chiesa di San Donnino e la facciata dello Stadio G. Sinigaglia. Anche Palazzo Terragni diventerà il fondale di una delle illuminazioni della Città dei Balocchi, con un’animazione speciale di Made in MAARC (Museo Virtuale Astrattismo Architettura Razionalista Como).


Qualsiasi sia l’occasione per una tappa nella città lombarda, ecco alcuni indirizzi da appuntare.


Dove mangiare. Un luogo sospeso tra il Borough Market e il Covent Garden di Londra, ma nel cuore della città murata di Como. Il nuovo The Market Place (via Giuseppe Rovelli, 51) è pensato per offrire agli ospiti un’esperienza contemporanea con la cucina dello Chef Davide Maci e una cura particolare per gli arredi, dagli spazi alle luci, che raccontano una storia che non teme contaminazioni né contrasti, tradizioni e culture.

Dove dormire. Come in un hotel ma con la privacy di una casa, a Como ha aperto da poco la nuova struttura della catena Altido, specializzata nell’hospitality alternativa che coniuga appunto i comfort di un hotel di alta gamma con la riservatezza di un appartamento. Si chiama Altido Ama 18 (viale Varese 65). Standard elevati per il design e la tecnologia, con un’attenzione particolare al territorio e alle sue eccellenze. In quest’ottica rientra la partnership con una nota artista comasca, Ester Maria Negretti, le cui opere riproducono i panorami più suggestivi del lago con una peculiarità unica: l’inserimento all’interno delle opere stesse alcuni oggetti raccolti in loco.

Non solo, la prima colazione sarà servita presso l’annesso bistrot con pasticceria, gestito dallo storico Panificio Silvani con il marchio Not Olly Caffè.

Se serve un dolce? C’è La Torteria (via Vitani 7) con un format studiato per avere una torta a domicilio, personalizzata e su ordinazione. Una ventina di tipologie di torte cambiano e si combinano secondo la stagionalità dei prodotti e delle esigenze, per offrire un prodotto e un servizio su misura.

Per un te? C’è il Cardamomo Persian Palace (via Vitani 35) che è anche un ristorante con specialità persiane. Per un Tè Nero o un Tè Verde, le Tisane naturali, il celebre Zafferano Persiano, il Cardamomo unico al mondo, i Boccioli e l’Acqua di Rose filtrata a mano e numerosi altri estratti naturali questo è l’indirizzo giusto. 

Per il design dell’arredo e della tavola, dalla cartoleria alla cura del corpo c’è dep design store (via Carcano 4): uno spazio nato nel 2000 nel centro storico di Como voluto da Doriana De Petris, fondatrice di dep, ai tempi ceramista e co-fondatrice di Agorà, un’associazione culturale a scopo educativo. Ideato come laboratorio, negli anni è diventato uno dei principali punti di riferimento per il design d’interni a livello nazionale, vantando una selezione particolare e unica di complementi d’arredo, mobili, tessile per la casa, illuminazione, articoli per la cucina, articoli di modernariato e vintage, accessori moda, profumazioni, libri, stampe, cartoleria ricercata, piante da collezione.

Un ambiente aperto, spazioso e accogliente che invita a fermarsi: un susseguirsi di stanze, come un appartamento, dove ciascuna può essere fonte di ispirazione. Dep è anche uno spazio dove potersi rilassare, leggere un libro di architettura, di cucina, di design o di cinema, dove le persone si incontrano, si ritrovano, passano del tempo insieme, magari per una degustazione di caffè o tè, per una lezione di cucina, per condividere un pranzo insieme nella corte sotto al negozio o per assistere ad una conferenza, ad un concerto, ad una presentazione di un libro, alla storia di un creatore di profumi.

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