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Mobilità sostenibile, ecco il World Tour Ecolibera 2019

Giro dell’Australia a bordo della Tesla Model S per dimostrare che uno stile di vita a impatto zero è possibile


Auto elettrica di Thomas Parker

Se vi chiedessero quando è stata prodotta la prima automobile elettrica della storia, cosa rispondereste? Probabilmente in pochi indovinerebbero.

L’anno è il 1884 e dopo decenni di prototipi costruiti da ingegneri e appassionati, in particolare in Francia e Inghilterra, l’inventore inglese Thomas Parker riuscì a dar vita ad una vettura a batterie in grado di raggiungere una discreta velocità e autonomia di viaggio. Poco più di 130 anni dopo, in un momento storico in cui il rispetto per l’ambiente sempre più rappresenta un valore assoluto, la vendita di macchine elettriche ha ricominciato a crescere anche se in molti ancora nutrono dubbi sulla loro reale affidabilità. Autonomia, costi di gestione e tempi di ricarica, sono solo alcuni di quelli che vengono comunemente indicati come i punti deboli di questa tipologia di veicoli. Ed è anche per sfatare questi pregiudizi che l’azienda milanese Finlibera organizza il World Tour Ecolibera che quest’anno arriverà in Australia.

Di cosa si tratta? In sostanza, di un giro del mondo diviso in diverse tappe e realizzato a bordo di un’automobile elettrica (Tesla Model S).


Obiettivo del Tour quello di promuovere uno stile di vita sostenibile dimostrando come sia possibile rinunciare ai carburanti fossili da un punto di vista abitativo e della mobilità


Vista di Sydney

«Il progetto Ecolibera – racconta Pierpaolo Zampini, AD di Ecolibera e vice presidente di Tesla Owners Italia – rappresenta il primo esempio di edilizia indipendente predisposta per ricaricare i veicoli elettrici con l’energia prodotta dal fotovoltaico. Le eccedenze sono utilizzate dal sistema per alimentare delle miniserre e gli impianti della struttura. In questo modo gli utenti producono tutta l’energia necessaria in-house diventando veri e propri prosumer».

Partita lo scorso aprile da Sydney, la Tesla Model S, guidata proprio da Zampini, ha attraversato per tre settimane l’Australia. Adelaide, Melbourne, Phillip Island, Ayers Rock e la Grande Barriera Corallina, sono solo alcuni dei luoghi iconici raggiunti durante il lungo e affascinante percorso. Un itinerario che è stato studiato in modo da far coincidere le soste con i punti di ricarica, anche qui per dimostrare come sia possibile viaggiare e muoversi anche su distanze di centinaia di kilometri con un veicolo non alimentato con carburanti fossili. Il tour ha fatto tappa anche al grande sistema di accumulo energetico denominato Tesla Big Battery di Hornsdale, nell’Australia meridionale.

Il viaggio non è finito nell’emisfero australe. Al suo rientro in Italia, per la Tesla Model S è prevista una tappa sulle colline intorno ad Asti presso il cantiere della prima casa Energy Plus di Ecolibera. La villa, energeticamente autosufficiente, sarà in grado di ricaricare l’automobile. A dimostrazione di come sia già possibile vivere e muoversi grazie a soluzioni a impatto ambientale prossimo allo zero.

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