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Tom Dixon a Milano. Più di un ristorante e più di uno showroom

The Manzoni: 100 posti a sedere e un viaggio nel design d’autore


Tom Dixon

Come può un nuovo marchio affermarsi nel cuore della capitale italiana del design? Dopo aver investito per cinque anni in interventi pop-up, (alcuni di particolare successo come quello con Ikea alla Galleria Manzoni nel 2017), Tom Dixon ha scelto di avventurarsi in una sfida inedita aprendo un ristorante-showroom a pochi passi dalla Scala e dal Duomo. Gioca sull’ibridazione degli spazi, creando un luogo la cui l’atmosfera è facilmente fruibile mentre si mangia, ci si rilassa, mentre si condividono idee, seduti su una poltrona o bevendo nei bicchieri rigorosamente firmati Tom Dixon.

Il designer inglese ha incontrato la cucina italiana e a Milano ha lanciato “The Manzoni” (via Manzoni 5), firmato Tom Design Research Studio, che integra in uno stesso spazio appunto un ristorante, uno showroom e un negozio. Stile e qualità si ritrovano nelle ultime creazioni del designer inglese come la nuova sedie FAT, le luci OPAL e i tavoli FLASH, ma anche nei piatti che escono, espressi, dal laboratorio-cucina.

Non è nuovo il link tra Dixon e il food. Sempre nel 2017, a Milano, alla Rotonda della Besana aveva promosso un’installazione con Arabeschi di Latte, The Restaurant. A Londra ha firmato il progetto Sea Container e nell’area di King’s Cross (leggi l’approfondimento su thebrief) è diventato realtà il Ristorante Coal Office co-prodotto con lo chef Assan Granit un parco giochi di cibo e design, un primo test replicato poi proprio a Milano.


Una sfida per restare quotidianamente a contatto con l’energia che si respira a Milano, senza chiudersi in uno showroom convenzionale che non riesce, secondo il designer, a far vivere attraverso un’esposizione di prodotti, l’esperienza che questi possono generare


Arredi belli e confortevoli, progetti di illuminazione, articoli per la tavola e soluzioni per l’interior design. Contaminazione di funzioni. Trionfo di materiali e colori: dagli acciai delle superfici, all’ottone degli oggetti, dalla pietra dell’Etna al marmo di Verona. Sfida lanciata nella Milano Design Week 2019, e diventata permanente.

Un ristorante con 100 posti per la pausa pranzo o per la cena; in cucina lo chef Davide Figliolini, ex executive chef dell’Acquolina a Roma. Un negozio dove acquistare prodotti Tom Dixon o delle piante (grazie alla sinergia con Art Flowers Gallery, noto atelier di Porto Cervo). Ma anche per chiedere consulenze per l’interior design e il contract. Una presenza diversa quella di questo brand che ha deciso di essere protagonista della vitalità della capitale del design.

È uno spazio sperimentale che si articola in diverse stanze via via che si entra nel palazzo: all’ingresso prevalgono i colori scuri, come un monolite di granito l’area bar; nella sala da pranzo il protagonista è un lungo tavolo che propone una condivisione di tavole e sedute; proseguendo si entra nella cosiddetta ‘giungla’ dove piante e fiori emergono nel contesto architettonico, creando continue sinergie con gli oggetti di design e il progetto di interior.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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