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Sui Navigli foto galleggianti per la giornata mondiale contro l’Aids

Immagini eloquenti su un barcun de Milan. Totem informativi illustrano i traguardi raggiunti dalla medicina nei 40 anni di storia del virus


© Roberto Saletti

A 40 anni dai primi casi, strada ancora tutta in salita per i malati e i sieropositivi Hiv. La Giornata mondiale contro l’Aids del primo dicembre 2021 si inscrive in uno scenario denso di incognite. Lo afferma chiaramente Unaids, il programma Onu per la risposta all’Hiv, che, per questo World Aids day, lancia lo slogan: End inequalities, end Aids, end pandemics. In poche parole: per porre fine all’Aids e alle altre pandemie occorre porre fine alle disuguaglianze.

Oggi 38 milioni di persone hanno il virus, in Italia oltre 45mila i morti e il vaccino è ancora un miraggio. Con grande coraggio e bellezza il fotografo-artista, Roberto Saletti, con le sue foto “galleggianti”, quanto eloquenti, esposte in Naviglio Grande a Milano, ci ricordano questa urgenza. “Se ami la libertà, proteggila” organizzata da Anlaids Lombardia, è un’installazione di 40 ore su un barcun de Milan.

Un artista versatile, la cui produzione si concentra sulla fotografia in bianco e nero. Saletti vive e lavora a Roma dove porta avanti la sua ricerca artistica. Ha realizzato mostre, installazioni, performance ed eventi con una predilezione per luoghi non convenzionali e contenuti dal valore simbolico ed emotivo. Le sue fotografie sorprendono soprattutto per la singolare tecnica. «È una tecnica che ho perfezionato nel corso di oltre 20 anni di pratica e ricerca in camera oscura», racconta il fotografo.


Ed è proprio in fase di stampa che Saletti interviene, facendo riemergere, da un tempo e da un luogo indefiniti, gli sguardi, i volti, le figure dei soggetti fotografati, consegnandoli ad una dimensione altra rispetto a quella originaria, totalmente avulsa da ogni contesto particolare.


© Roberto Saletti

Qualcuno in passato ha definito il suo lavoro come una nuova forma di reportage. Niente di più lontano. L’opera di Saletti trascende la realtà fotografata e l’idea di fotografia intesa come rappresentazione esatta della realtà.

“Personaggi esitanti, sfuggenti, di cui rimangono solo forme sfocate, a volte quasi disintegrate… Corpi presi dai vivi che sono virtualmente già morti o lo saranno presto”, fu il commento del grande pittore, fumettista e scrittore italiano, Pablo Echaurren, alla prima mostra personale di Saletti, tenutasi a Brescia nel 1999, per descrivere le sue figure misteriose.

© Roberto Saletti

Le foto sono 12, sulla barca due immagini big size saranno visibili dalla terra ferma, e in mezzo a loro tutte le foto ruoteranno senza sosta su un grande ledwall. La loro brillantezza e luminosità saranno particolarmente evidenti al calare della sera e durante le due notti dell’installazione. Sarà un Naviglio magico, quello che si presenterà ai visitatori. Un’esposizione ricca di significati e di forme evocative che intendono sensibilizzare la società civile in un’ottica di inclusione sociale. Ogni opera, con intrecci di corpi in bianco e nero molto suggestivi, rappresenta la libertà di vivere la propria sessualità.

Lungo il percorso sui Navigli, per arrivare alla mostra galleggiante al civico 66 dell’Alzaia Naviglio Grande, Anlaids posizionerà diversi totem informativi che illustreranno i momenti significativi e i traguardi raggiunti dalla medicina nei 40 anni di storia dell’Aids, dall’arrivo del virus nel 1981 all’iconico bacio del professor Fernando Aiuti a Rosaria Iardino, dalla scoperta dei primi farmaci antiretrovirali agli ottimi risultati delle cure.

Per la gioia degli amanti “delle foto nelle foto”, c’è anche uno strategico punto selfie  per consentire ai visitatori di realizzare immagini con uno sfondo speciale, gli intensi scatti in bianco e nero di Se ami la libertà, proteggila.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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