Search for content, post, videos

La resilienza dello slow food: osti e osterie che non si arrendono

Tra le novità editoriali la pubblicazione “Ostinati” e “Scarpetta”, un bookazine che parla di cibo e non solo


OSTINATI. Storie di resilienza e sostenibilità delle osterie d’Italia, Slow Food Editore. Collana: Ricettari Slow

“OSTINATI. Storie di resilienza e di sostenibilità delle osterie d’Italia” è un libro pubblicato da Slow Food Editore che mette al centro la figura dell’oste e la sua determinazione a non arrendersi. Resilienza in termini di sostenibilità, come quella di Mezza Pagnotta a Ruvo di Puglia che fonda la sua cucina sulle erbe spontanee della Murgia puntando sul proprio orto e sui materiali del territorio locale, ma anche in termini sociali, come quella dell’Osteria del Castello di Arquata del Tronto, aperta in un container dopo il terremoto (2016-2017). Il libro è concepito come un insieme di storie che da sud a nord della nostra penisola raccontano la tenacia, e quindi anche le difficoltà, di osti e osterie che da venti anni sono non a caso patrimonio di Slow Food.


OSTINATI è dunque una raccolta di racconti e ricette di osterie resilienti e sostenibili su tematiche ambientali, culturali, sociali, che prescindono dal difficile periodo dettato dalla pandemia, ma che, proprio per questo, sono di forte ispirazione per riflessioni sul ruolo dell’oste e su come possa fronteggiare sfide più grandi della propria cucina.


«Leggerete, vedrete e vivrete le prossime pagine attraverso cucine, tavole, produttori e luoghi incantevoli, duri e meravigliosi, spesso dimenticati -si legge nell’introduzione-. Sarà un viaggio gastronomico attraverso quindici osterie caratterizzate dal voler fare bene e voler fare del bene. Il primo in cucina e in sala, il secondo agli altri e all’ambiente (…).»
Quindici osterie sono dunque le protagoniste in un lavoro corale condotto da sei autori (Giorgia Cannarella, Barbara Giglioli, Francesca Mastrovito, Salvatore Spatafora, Tokyo Cervigni, Greta Contardo) e sette fotografi (Marco Varoli, Andrea Di Lorenzo, Laura Bianchi, Paolo Angelini, Benedetto Tarantino, Francesco Torricelli, Gloria Soverini) che hanno immortalato in parole e immagini i colori unici di ogni angolo d’Italia.

OSTINATI indica un destino, una vocazione, ma anche un atteggiamento nei confronti della vita, un voler mantenere viva la tradizione, il proprio borgo, il rapporto con la natura e con il territorio. Ci siamo accorti di storie bellissime che meritavano di essere raccontate

Gli autori del libro

Come quella di Pecora Nera, l’osteria della calabrese Raffaella Piccinino che, insieme al suo compagno Stefano Rabolini, dopo anni trascorsi fra Genova e Ravenna decide di tornare fra le sue montagne, in Sila, e di riprendere in mano l’osteria attiva fino all’inizio degli anni Ottanta, quando i suoi genitori decisero di muoversi alla volta del prospero nord d’Italia. Raffaella ha sentito il richiamo del suo territorio e oggi propone a Villaggio Buturo, in provincia di Catanzaro, una cucina alternativa rispetto a quella proposta dalla maggioranza dei ristoranti tipici calabresi. Una cucina legata ai piccoli produttori locali, purché lavorino in modo etico, ma anche sensibile all’uso di ingredienti reperiti durante i viaggi di Raffaella e Stefano nel resto dell’Italia.

Anna Prandoni, Gaia Menchicchi, Scarpetta

Parla di food (e non solo) un’altra novità del panorama editoriale italiano: “Scarpetta” è il bookazine creato da Anna Prandoni, giornalista e divulgatrice enogastronomica, e Gaia Menchicchi, fotografa e grafica nei settori food e still life, «che ti aiuta a raccogliere il gusto, ovunque esso sia – spiegano le autrici –. Raccogliamo il mondo che amiamo, con quella voracità tipica di chi alla fine del pasto vuole godere di un altro po’ di sapore, quello più genuino, autentico, ancestrale. Quello irriverente e che ci fa tornare bambini».


Scarpetta è un progetto di microeditoria, è autoprodotto dalle fondatrici e non ha alle spalle una casa editrice classica. È libero e indipendente, esce solo grazie al sostegno dei lettori e ai finanziamenti delle realtà che decidono di farsi promotrici e ambassador del magazine.


Per ogni numero venduto, un euro sarà devoluto a Croce Rossa Italiana.
Il primo numero (ne sono previsti quattro per anno con uscite a ogni inizio di nuova stagione) si apre con la bellezza sospesa di Milano, rappresentata dalla prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano che danza in Galleria. Le pagine centrali sono dedicate a cucina, ricette, tavola e ristorazione, mentre la terza parte del giornale racconta di casa, arredamento, viaggi e piccoli itinerari di prossimità. Tra una sezione e l’altra, si trovano racconti illustrati e reportage fotografici. Perché la bellezza è ovunque, non solo nel food.

In copertina: Ostreria Pavesi, Podenzano. Ph. © Andrea Di Lorenzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Accedendo a questo sito, chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi