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Nasce Audiovisiva, digital library per guardare documentari premiati ma poco visti

Tanti i lungometraggi, da Marisa Merz a Gianni Berengo Gardin, da Carlo Scarpa a Michele De Lucchi, presenti anche “eccezionali” dietro le quinte e pellicole per la didattica e la ricerca


Portare la cultura italiana nel mondo attraverso l’audiovisivo, passando per una “seconda” visione. Una seconda vita di vite e figure chiave del XX e XXI secolo, artisti, architetti, designer, fotografi, registi, musicisti. Che fine hanno fatto quei bellissimi documentari premiati ai festival, programmati solo per un giorno al cinema, scoperti per caso a tarda notte nel palinsesto tv, magari a Blob, o ancora intravisti in una mostra. Come si possono rivedere? Da Marisa Merz a Gianni Berengo Gardin, da Carlo Scarpa a Michele De Lucchi, da Lina Bo Bardi a Luchino Visconti e tanti altri ancora, saranno disponibili sulla nuova piattaforma streaming on demand “Audiovisiva”.

Still da Gli angeli nascosti di Luchino Visconti, di
Silvia Giulietti, 2007, 54’ (foto Mario Tursi). Cortesia © Audiovisiva

Il progetto, appena nato, riunisce e rende disponibile una selezione curata dei migliori documentari sui protagonisti della cultura italiana. La vocazione culturale, che fa perno su ricerca e curatela dei contenuti, si coniuga con le migliori tecnologie digitali disponibili oggi per la fruizione dell’audiovisivo, e con una distribuzione multicanale sui mercati internazionali, volta tra l’altro a favorire anche in Italia la nascita di un nuovo modello per l’utilizzo dell’audiovisivo a uso educational, per la didattica e la ricerca. Audiovisiva si propone in questo modo di dare la più ampia diffusione e accessibilità legale, tecnologica e linguistica a un patrimonio fino a oggi fortemente frammentato, poco fruibile e valorizzato, sostenendo allo stesso tempo la filiera creativa e produttiva del documentario culturale in una logica di ritorno e circolarità.

Trecento documentari, una library liberamente consultabile, per la prima volta una visione complessiva del patrimonio documentario, non fiction, esistente sulla cultura italiana, rendendo via via accessibili online film che prima non erano disponibili, catalogati per nome del protagonista o per ambito di riferimento – arte, architettura e design, fotografia, film sui film. Materiale gustosissimo e utile a ricercatori, professionisti, curatori museali, appassionati, curiosi, docenti e studenti che da questo momento in poi avranno a disposizione una mappa inedita per immergersi nella cultura italiana e per esplorare connessioni inaspettate.

Still da Memoriae causa. Carlo Scarpa e il
complesso monumentale di Brion 1969-78, di
Riccardo De Cal, 2006, 52′. Cortesia © Audiovisiva

Fondata da Francisca Parrino, Alessandra de Antonellis e Barbara Carneglia come impresa sociale grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, che l’ha selezionata fra le più interessanti start up innovative del panorama culturale, oggi Audiovisiva è l’unica realtà italiana ammessa quale membro di Eurovod, il network delle piattaforme VOD europee indipendenti, e il primo aggregatore italiano per la piattaforma educational Kanopy.


«Audiovisiva nasce dalla nostra passione per la cultura italiana e dalla volontà di allargarne la fruizione attraverso il film documentario» afferma Francisca Parrino, presidente di Audiovisiva


«Per questo abbiamo voluto realizzare una piattaforma curata, senza rumore di fondo e distrazioni, proponendo la nostra ricerca a studenti, docenti, professionisti, curiosi e appassionati che vogliano esplorare le sorprendenti connessioni e geografie culturali che il patrimonio audiovisivo può offrire».

Still da Gli angeli nascosti di Luchino Visconti, di
Silvia Giulietti, 2007, 54’ (foto Mario Tursi). Cortesia © Audiovisiva

Non mancano tre chicche per gli amanti del cinema, i dietro le quinte dei set di Luchino Visconti nelle preziose fotografie di scena di Mario Tursi o Giuliano Montaldo che racconta di come per la colonna sonora di Sacco e Vanzetti è riuscito a mettere insieme la Baez e Morricone che in poche ore hanno registrato la ballata diventata manifesto di un’intera generazione. Ancora musica nell’incanto della voce potente di Rosa Balistreri, l’Amalia Rodriguez siciliana. E infine, la sorprendente storia della Panaria Film, nel racconto di Francesco Alliata, uno dei fondatori della piccola casa di produzione siciliana al centro dello scandalo più noto del dopoguerra, tra Hollywood, Roma e le isole Eolie: la famosa guerra dei vulcani e i suoi divini protagonisti Rossellini, Anna Magnani e Ingrid Bergman.

Still da Il gesto delle mani, di Francesco Clerici,
2015, 77′. Cortesia © Audiovisiva

C’è solo l’imbarazzo della scelta. Tra i primi titoli disponibili on demand, c’è una raccolta inedita di documentari sui progetti di restauro di Carlo Scarpa, il pluripremiato film di Francesco Clerici girato nella storica Fonderia Battaglia di Milano durante la realizzazione delle sculture in bronzo di Velasco Vitali. È possibile lasciarsi incantare dal progetto visionario di Lina Bo Bardi (Leone d’oro speciale alla memoria della 17. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia) a Bahia o fare un salto dall’altro lato dell’oceano con il racconto di Arturo di Modica, l’artista italiano che si cela dietro la statua del famoso toro che svetta a Wall Street. Ascoltare i maestri della fotografia che da Gabriele Basilico a Gianni Berengo Gardin ci svelano i loro diversi approcci all’immagine o immaginare nuove connessioni tra il grande Fortunato Depero, raccontato nel montaggio sincopato di Nello Correale, e i progetti di Alessandro Mendini o Mario Botta. E ancora, riscoprire il capolavoro di Alvar Aalto a Riola per tanti anni dimenticato o perdersi tra le storie di artisti che hanno scelto l’Italia come paese del cuore, da Cy Twombly a Chet Baker.

Still da Il toro di Wall Street, di Nello Correale,
2014, 52’. Cortesia © Audiovisiva

Sbirciare nelle case di Massimiliano e Doriana Fuksas e Mario Bellini. Scoprire i segreti dell’arte di Alessio Tasca, ceramista che con i suoi piatti graffiti si fa notare da Gio Ponti, che lo porta alla Triennale di Milano nel 1951 e l’anno successivo a soli 23 anni alla sua prima Biennale di Venezia. Nello sfondo l’incanto della seicentesca fornace nella campagna vicentina. Guardare un film su Michele de Lucchi o sul Design Radicale. Ascoltare la voce fuori dal coro di Lisetta Carmi, conoscere la schiva Marisa Merz raccontata dai suoi amici ripercorrendo i primi esperimenti dell’Arte Povera dalla cucina di casa sua a Torino, oppure immergersi nel paesaggio in cui mette radici l’azione artistica di Giuseppe Penone. E poi ancora Piero Manzoni, con Milano e l’iconico bar Giamaica, Fabio Mauri tra opere politiche e performance o il ritratto di Michelangelo Pistoletto a Cittadellarte firmato da Daniele Segre.

Still da Perchéun film su Michele De Lucchi, di
Alessio Bozzer, 2013, 65’. Cortesia © Audiovisiva


Audiovisiva propone un modello di distribuzione multicanale senza restrizioni territoriali: i film presenti nel catalogo sono accessibili, a seconda dei casi, attraverso lo store di Audiovisiva oppure attraverso piattaforme terze come iTunes, Google Play, Amazon Video (solo per US, UK), Vimeo on demand, Kanopy


Still da Genius loci, di Riccardo De Cal, 2014, 30’. Cortesia © Audiovisiva

In particolare, sul modello di alcune grandi piattaforme internazionali, Audiovisiva offre anche un servizio di streaming educational specificamente pensato per scuole e università, che possono acquistare pacchetti di accessi da offrire ai propri studenti e docenti per vedere gratuitamente i film selezionati attraverso un codice coupon dedicato con fruizione individuale, per poi ad esempio discuterli in aula e approfondire alcuni ambiti trattati. Una proposta già molto utilizzata all’estero, che Audiovisiva vuole portare anche in Italia in scuole e università.


Si parla di sostegno e non solo profitto, in questa operazione. Infatti, i proventi delle vendite sono diretti per la maggior parte a sostegno della filiera creativa e produttiva


In particolare, il 70% del prezzo pagato per vedere i film tramite lo store di Audiovisiva è destinato a chi detiene i diritti dell’opera (nella maggior parte dei casi il regista, trattandosi di produzioni indipendenti). Il restante 30% rimane ad Audiovisiva per sostenere i costi della piattaforma e del lavoro necessario ad alimentarla. Dalla digital library è possibile inoltre attivare la funzione ‘My Collection’ creando collezioni personali a cui aggiungere o togliere film.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

In copertina: Still da Memoria dei fluidi, di Giampaolo Penco, 2012, 56’. Cortesia © Audiovisiva

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