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L’arte della moda, un viaggio dietro le quinte di atelier, fabbriche e maison

Tra digitale e archivi storici, una sessantina di itinerari da Nord a Sud con l’iniziativa Mibact


Autunno, tempo di moda. Si è appena conclusa l’edizione milanese della Fashion Week, e sta per iniziare la campagna digitale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo dal titolo “L’arte della moda”, per scoprire la storia della moda italiana attraverso un mosaico di immagini inedite di bozzetti e figurini tratti dagli archivi di Stato. Un itinerario che pur dipanandosi sul web, attraversa l’Italia nello spazio e nel tempo, narrando l’arte della moda tra costumi teatrali e da ballo, campioni di stoffa e di tessuto, disegni, schizzi e oggetti di design. Un racconto raffinato, che mostra tecniche e capacità creative che costituiscono una parte importante dell’identità della penisola.

Ecco che si passa così dai bozzetti dei costumi di Emanuel Ungaro per i Carmina Burana del Teatro dell’Opera di Roma della stagione 2014/15 alle sinuose silhouette degli abiti da sposa delle sorelle Fontana conservati al Museo Boncompagni Ludovisi, senza dimenticare la macchina per cucire “Visetta” di Gio Ponti, esposta al Museo del Design di Milano, e i manifesti pubblicitari conservati al Museo della Collezione Salce di Treviso. Un viaggio che svela aspetti poco raccontati del variegato panorama della moda e della sartoria italiana.

La campagna di comunicazione è anche l’occasione per anticipare “ApritiModa”, l’evento itinerante del 24 e 25 ottobre patrocinato dallo stesso Mibact, che condurrà gli italiani alla scoperta delle maison che hanno reso celebre nel mondo il Belpaese. Dal 2017 questa rassegna porta il pubblico, per un weekend, nei luoghi più nascosti e segreti della creatività e del saper fare Made in Italy. Questa quarta edizione, eccezionalmente, non si svolgerà in un’unica città, ma coinvolgerà laboratori in quasi tutte le regioni d’Italia: decine e decine di porte – dal nord al sud del Paese – si apriranno per far conoscere professioni e mestieri, firme e realtà artigianali che esistono e resistono solo qui.


«L’Italia è fatta di eccellenze – ha dichiarato il ministro Dario Franceschini – milioni di persone nel mondo vogliono vestire italiano, mangiare italiano, vedere cinema italiano, ascoltare musica italiana»


La moda italiana non è cultura, lavoro e passione. Scoprire quello che c’è dietro le immagini patinate della pubblicità, vedere dal vivo dove e come nascono i capi di abbigliamento che tutto il mondo cerca di replicare, significa avere accesso allo straordinario patrimonio di capacità, qualità e conoscenza. A svelare le loro ricchezze nascoste e a raccontare la loro storia ci saranno i più importanti brand del settore, da Prada a Herno, da Ermanno Scervino alla cravatteria Marinella di Napoli. Le visite, totalmente gratuite, si svolgeranno a numero chiuso e su prenotazione, nel rispetto delle norme vigenti a tutela della salute, tramite il sito www.apritimoda.it.


RACCONTI DI MODA. DIECI MAISON DA RISCOPRIRE

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