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Dall’arte digitale alla street art, con Karabo Poppy Moletsane si celebra la cultura africana 

Lo stile dell’artista sudafricana ha conquistato tra gli altri anche Nike, Calvin Klein e Google


Lei definisce la sua arte Afrofuturismo. Ritratti dai colori sgargianti accompagnati da scritte e con un che di esotico, che ricorda la sua terra, l’Africa. Karabo Poppy Moletsane è una giovane street artist di Vereeniging, in Sud Africa, nota al pubblico internazionale per le sue illustrazioni che ritraggono persone comuni che lei incontra per le strade di Johannesburg, città dove ora vive.

Doodle per la giornata internazionale della donna. © Karabo Poppy Moletsane

Dalle decorazioni per il muro del Nike Training Center di Johannesburg alla grafica per il lancio dell’ultima fragranza di Calvin Klein, fino al doodle realizzato per Google in occasione della Giornata Internazionale della Donna, tutti i suoi lavori rendono omaggio alla società africana.

Nasi geometrici, occhi sproporzionatamente grandi e palpebre dai colori accesi, chiome leonine, il tutto disegnato e dipinto in tonalità che vanno dal verde fluorescente al rosso fuoco. “Le persone che ritraggo incarnano un’estetica africana contemporanea – ha spiegato l’artista – e mostrano la diversità e l’ibridità del nostro paese”.

Da dove nasce la sua ispirazione? “Fin da piccola ero affascinata dalla segnaletica all’esterno dei negozi di parrucchieri – ha raccontato Moletsane -, immagini dipinte a mano che mostrano le diverse pettinature possibili offerte all’interno”.

Ritratto. © Karabo Poppy Moletsane

Tra gli elementi che contraddistinguono i suoi ritratti ci sono anche degli “aloni luminosi” dietro le teste delle persone, che rappresentano delle sorte di aureole e che ricordano i dipinti di epoca bizantina. “Vedo gli africani di tutti i giorni come i santi, gli eroi dell’estetica africana – ha chiarito Moletsane – e ho quindi scelto di celebrare e onorare queste persone allo stesso modo in cui gli artisti bizantini onoravano le figure sacre”.


Un’arte che parte dalle persone comuni e che punta ad essere fruibile soprattutto da loro


“Cerco di rendere il mio lavoro il più accessibile possibile – ha sottolineato Moletsane – anche se per molto tempo la mia arte è stata digitale, disponibile online prevalentemente sui miei profili social e in qualche occasione anche all’interno di gallerie e musei. Ma non tutti gli africani hanno accesso alla rete o sono soliti frequentare gli spazi d’arte. Così negli ultimi anni quindi ho scelto di concentrarmi maggiormente sulla produzione di opere di street art, dipingendo ritratti su edifici e campi da basket, accessibili da chiunque”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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