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In viaggio con un reporter, sbarcano in Italia le National Geographic Expeditions

Progetto con Kel 12. Format inedito per il mercato italiano


Si viaggia per fotografare o si fotografa per viaggiare? “Nel mio caso è nato tutto dalla seconda opzione, poi sono entrata in un loop senza fine!”. Amanda Ronzoni, classe 1972, nata in Brianza e laureata in lingue orientali, nel 2006 ha trasformato la sua passione per le immagini in un lavoro. E da quel momento è diventata una delle professioniste di punta di quella che è la rivista di riferimento per tutti gli amanti di fotoreportage: il National Geographic.

© Matteo Trevisan

Un nome, un mito, una società, che a 130 anni dalla propria nascita ha deciso di lanciare sul mercato italiano insieme a Kel 12 tour operator, le National Geographic Expeditions. Una linea di viaggi già disponibile negli Usa dal 1999, attraverso la quale fotografi amatoriali e semplici appassionati potranno entrare in contatto con nuove culture, accompagnati da professionisti come Amanda Ronzoni, ed esperti di diverse discipline, dai geologi agli antropologi. Nell’epoca del selfie, si ripropone il viaggio fotografico, invitando ciascun partecipante a creare attraverso l’immagine una propria visione del mondo.

Il progetto è stato presentato a Villa Celimontana a Roma il 13 settembre da Marco Cattaneo, direttore National Geographic Italia, nell’ambito del Festival della letteratura di viaggio.

© Amanda Ronzoni – National Geographic1

Un’offerta che risponde a target ed esigenze differenti, dai viaggi in solitaria a quelli di coppia fino ai gruppi organizzati, con oltre 106 destinazioni diverse, dal Sud America all’Oceania, da esplorare con i ritmi di un vero e proprio fotoreporter, con tanto di workshop itineranti. “Tra gli obiettivi delle spedizioni c’è senza dubbio quello di inseguire la luce migliore per riuscire a cogliere l’attimo e realizzare un buono scatto – ha spiegato la fotografa – anche per questo ad esempio ci si alzerà presto la mattina per sfruttare al meglio i colori dell’alba. Il fattore C aiuta sempre – ha continuato – ma il professionista deve saperlo governare, andando alla ricerca di situazioni dove sa che potrebbero crearsi delle occasioni”.

© Amanda Ronzoni – National Geographic

Nota soprattutto per le immagini dei paesaggi nordici islandesi,  Amanda ha viaggiato e abitato per lavoro in diversi paesi, dall’Argentina alla Bolivia, da Svalbard al Giappone, dalla Cina alla Tailandia. Anche se per l’Islanda, confessa, ha sviluppato una vera e propria dipendenza. “È un luogo dove la luce è sempre incredibile, estate e inverno, mattina e sera – ha raccontato la fotografa – dove la natura la fa da padrona, con soli 350mila abitanti (poco meno della popolazione di Bologna) per 103mila chilometri quadrati (circa la superficie di estensione del nord Italia)”. Un’area che negli ultimi anni è stata “invasa” dai turisti, se si pensa che dalle 400mila presenze annuali dei primi anni 2000 si è passati oggi ad avere circa 2 milioni di visitatori. “Negli ultimi tempi – ha dichiarato la reporter –, sono sempre di più le destinazioni che sono diventate alla moda e che quindi richiamano un numero crescente di turisti. Forse però così si sta perdendo un po’ il senso del viaggio. Non si dovrebbe voler andare in un luogo perché ci è già stato qualcun altro, ma per trovare o ritrovare qualcosa di sé stessi”.

Foto di: Amanda Ronzoni – National Geographic

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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