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Comunicare con l’arte, cimentandosi con la curatela digitale

Iniziativa promossa dall’organizzazione benefica britannica Art UK


© Public Catalogue Foundation

Dal prossimo maggio, grazie all’organizzazione benefica britannica Art UK, sarà possibile per appassionati e professionisti del settore cimentarsi con la curatela. Art UK mette infatti a disposizione le opere provenienti dalla propria collezione, attraverso lo strumento Curations. Si potranno scegliere, selezionarle e creare così una mostra digitale. L’esibizione potrà poi essere condivisa sui social e commentata con gli amici, ma anche con esperti del settore, oppure ci sarà la possibilità di lasciarla in modalità offline. Per il direttore di Art UK,  Andrew Ellis, questa è un’opportunità per mantenere in vita l’arte, attraverso delle collezioni, garantendone l’accessibilità al pubblico.

Altro appuntamento con l’arte e i social in programma fino al 3 aprile è quello ideato da Giada Pellicari, art consultant e curatrice indipendente ideatrice del progetto ARTISTSINQUARANTINE.

Dopo il DPCM pubblicato l’8 marzo scorso, che circoscriveva le zone rosse causate dall’emergenza Covid-19, Pellicari ha deciso di portare su Instagram tutti gli artisti che rientravano nelle zone rese inaccessibili. È nata così #ARTISTSINQUARANTINE, una mostra tutta digitale dove si sfogliano le immagini delle opere postate dei 12 artisti selezionati, come se si passeggiasse tra i corridoi di una vera e propria galleria d’arte.


Da qui anche l’opportunità di affiancare alla parte visual un dialogo a più voci e in più puntate


Da qui anche l’opportunità di affiancare alla parte visual un dialogo a più voci e in più puntate, portato avanti dalla curatrice e da tre collezionisti italiani di tre diverse generazioni, Federico Bartolini, Diego Bergamaschi e Mauro De Iorio su un gruppo Whatsapp.

Parlando del rapporto tra l’arte contemporanea e i social, come Instagram, si è ragionato in che modo questi possano andare a sostituire quello che è il contatto diretto di un collezionista a caccia dell’opera da aggiungere alla propria scuderia e dell’artista emergente del momento. I 12 artisti selezionati per il progetto, tra cui Andrea Grotto, Corinne Mazzoli e Vera Portatadino, provengono tutti dalle zone rosse.

© Artissima

Sulla stessa linea, anche il progetto di Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima. Come molti altri professionisti in questo momento di smart working ha deciso di mantenere ben saldo il filo diretto con utenti e artisti creando il gioco Genealogia sul profilo Instagram di Artissima. Ogni giorno un artista che nel 2017 ha partecipato al progetto Deposito d’Arte Italiana Presente – ideato per celebrare la fiera istituita nel 1994 e il cinquantesimo anno della teorizzazione dell’Arte Povera – sceglierà un artista come suo avo e uno come discendente. Si otterrà così un bizzarro albero genealogico, un ponte tra passato e futuro.

Musei di tutti il mondo hanno invece aderito all’#MuseumBouquet lanciato dalla New York Historical Society, su Twitter. Ogni museo twitta un mazzo di fiori proveniente dalla propria collezione, corredando il post con parole di incoraggiamento e vicinanza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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