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Andare al cinema in hotel? Si può con Camera con Vista – Hotel Première

L’annuncio al Festival di Venezia. Joint venture tra settore alberghiero e cinematografico


Dall’ostello openspace con “sleepbox” al posto delle stanze (Together Hostel di Pechino), all’albergo-museo (Generator Hostel di Amsterdam), fino all’hotel hi-tech dove quasi tutte le mansioni, compreso check-in e check-out, sono svolte da robot (Yotel a New York). Tecnologie innovative e nuove tendenze di spazi mixed-use, stanno trasformando completamente il nostro modo di vivere e relazionarci, con il settore ricettivo che non fa eccezione. A cambiare le carte in tavola sono stati anche i portali web come Airbnb, Tripping e FlipKey, che hanno dato la possibilità ai viaggiatori di alloggiare in appartamenti o stanze messe a disposizione da privati cittadini.

Area openspace con ‘sleepbox’ del Together Hostel di Pechino – © togetherhostel.book.direct

 

Per capire l’impatto sul settore basta un dato: a livello europeo il mercato della cosiddetta “locazione condivisa” ha raggiunto un fatturato di 15 miliardi di euro. Se da un lato le associazioni di categoria hanno alzato la voce per chiedere una legislazione chiara in grado di regolare il comparto (introdotta ad aprile 2017), diverse strutture si sono mosse per cercare di superare la visione classica dell’hotel come luogo dove dormire, mangiare e, se possibile, rilassarsi nella spa.

E in Italia? Anche da noi le cose stanno cambiando, la conferma arriva da Venezia dove in occasione della 75 Mostra del Cinema, Confindustria Alberghi ha presentato “Camera con Vista – Hotel Premiere”. Il progetto altro non è che una joint venture fra settore alberghiero e cinematografico, e prevede la proiezione in anteprima di pellicole d’autore nelle sale e negli auditorium degli hotel, che nell’occasione saranno aperti anche ai cittadini e non solo agli ospiti.

Ingresso del The Church Palace di Roma – © The Church Palace

“Si tratta di una bellissima iniziativa che abbiamo sposato con convinzione – ha sottolineato Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Confindustria Alberghi –. Il rapporto tra cinema e viaggio è sempre stato molto stretto e con questo progetto puntiamo a dare ai nostri clienti sempre nuove esperienze ed emozioni”. Sulla stessa lunghezza d’onda Pietro di Pierri, CEO del The Church Palace di Roma, una delle venti strutture ricettive che hanno aderito all’iniziativa pilota. “Da alcuni anni è ormai chiaro come sia necessario cambiare approccio nei confronti dell’ospite, che si aspetta sempre di più dall’albergo dove pernotta. Nel nostro hotel abbiamo realizzato una grande sala da 500 posti aperta a tutti i cittadini. Si tratta di uno degli elementi attraverso i quali stiamo cercando di aprire la struttura e renderla una parte attiva del tessuto urbano”.

 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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