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Art Shares: investire in opere d’arte con una start up italiana

Base a San Marino, rendimenti nel medio e lungo periodo come si fa nel mercato azionario


Investire nelle opere d’arte e trasformarle in una rendita. Esattamente alla stregua di quanto avviene nel mercato azionario. È questa la novità appena battezzata online dalla startup italiana Art Shares fondata da Claudio Poleschi e Maurizio Fontanini esperti nel campo del commercio di opere d’arte e della consulenza finanziaria alle imprese. L’azienda ha sede nella Repubblica di San Marino e gode pertanto del trattamento fiscale particolarmente vantaggioso riservato alle startup certificate come altamente innovative. Un elemento non da poco – spiegano gli stessi ideatori – poiché consente di garantire ai clienti un incremento del margine di profitto.

Attraverso Artsharesales.com – questo il nome della piattaforma online dal 24 gennaio – è possibile acquistare “quote” di opere d’arte, ossia in comproprietà con altri utenti. Sarà poi Art Shares a occuparsi della vendita delle opere nel momento considerato più propizio – ossia quando il profitto degli investitori supera almeno il 10%, evidenzia l’azienda – distribuendo i guadagni sulla base delle quote possedute da ogni investitore.

Il nostro esclusivo algoritmo gestisce l’opera sul mercato nel rispetto di vincoli di performance e di tempo. In questo modo l’investitore può contare su una piattaforma di investimento che massimizza il risultato della singola opera gestita.

Claudio Poleschi e Maurizio Fontanini

Acquistare quote è molto semplice: sul sito è pubblicato l’intero catalogo delle opere disponibili e una volta selezionata la propria preferenza basta procedere all’acquisto delle quote desiderate aggiungendole al carrello e avviando il pagamento direttamente online con carta di credito oppure effettuando un bonifico bancario. E coloro che desiderano acquistare tutte le quote dagli altri “comproprietari” potranno farlo versando agli stessi un profitto aggiuntivo del 10% sul prezzo di acquisto iniziale. Custodita in un trust, una volta rivenduta l’opera sul mercato Art Shares procede al pagamento del profitto entro 30 giorni, trattenendo una commissione pari al 2,5%.

Il catalogo conta al momento una ventina di opere a firma di artisti del calibro di Alberto Burri, Andy Wharol, Christo, Fernando Botero, Giorgio Morandi, per citarne alcuni. Ogni opera è corredata da una scheda descrittiva e sulla base del valore vengono indicate le quote a disposizione acquistabili ad un prezzo di 100 euro l’una.  Già sold out “Salvo 1973”, una pittura su stoffa a firma dell’omonimo artista di cui sono state vendute 450 quote per un valore di 45mila euro. E l’azienda ha annunciato il prossimo approdo sul portale di due new entry fra cui un’opera di Carla Accardi.  <<L’ambizione è di rimanere in possesso dell’opera d’arte dai tre ai cinque anni, periodo entro il quale incrementerà il suo valore – sottolinea Art Shares -. Durante questo tempo sarà comunque disponibile per la vendita pertanto in qualsiasi momento un operatore può fare la sua proposta di acquisto>>. Decorsi due anni, se l’opera non è stata venduta sul mercato, passerà all’asta.

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